Al Giro d’Italia da 40 anni: Massimo Branca, un medico alla corsa rosa

Si avvale di un centro radiologico mobile per gestire le fratture sul momento. È uno specialista in medicina dello sport

Il dottor Massimo Branca, medico di Buscate

Il dottor Massimo Branca, medico di Buscate

Buscate (Milano), 25 maggio 2023 –  Da quaranta anni al seguito del Giro d’Italia come medico. Il dottor Massimo Branca, noto medico di Buscate, quest’anno ha festeggiato la sua quarantesima partecipazione al Giro d’Italia in qualità di membro dello staff medico della corsa rosa.

Il dottor Branca è un volto notissimo ai tifosi lilla per essere stato per diversi anni il medico sociale dell’A.C. Legnano, fin dai tempi dello storico presidente Ferdinando Villa. A Buscate Branca ha il suo studio di medico chirurgo.

Nella corsa Branca si avvale di un centro radiologico mobile per gestire le fratture sul momento. Massimo Branca è uno specialista in medicina dello sport ed è da sempre nello staff di assistenza medica delle corse organizzate da Rcs Sport.

"Ho iniziato nel 1984, c’era ancora Bernard Hinault tra i protagonisti. L’anno prima aveva iniziato la sua avventura il professor Giovanni Tredici, che resta il coordinatore e soprattutto il punto di riferimento di tutto il nostro staff" spiega Branca. L’Ambulatorio Radiologico Mobile del Giro d’Italia è gestito da un’equipe medica dell’ospedale di Legnano. È stato il primo e tuttora l’unico al mondo a essere realizzato per una corsa ciclistica. L’ambulatorio è una vera e propria "sala raggi" in movimento, realizzata seguendo tutte le rigide norme previste per la protezione fisica e i dispositivi di sicurezza, al pari di una diagnostica ospedaliera. Al suo interno è presente una sala comandi con una consolle, un "Computed Radiography", un computer e una stampante. La "Sala paziente" è dotata di un lettino per eseguire le radiografie in posizione eretta e di tutti i dispositivi per la protezione del paziente.

Dopo la valutazione medico-specialistica, il tecnico di radiologia inserisce i dati, elabora le immagini e le invia per email al medico radiologo all’ospedale di Legnano, che a sua volta stila la refertazione e la reinvia all’Ambulatorio, che può così consegnare referto e cd al medico della squadra. Così è possibile operare in tempi brevissimi, permettendo allo staff medico dei team di avere una diagnosi precisa del proprio corridore infortunato. Oggi le cadute in volata sono minori perché i corridori sono più corretti rispetto a un tempo, ma sono aumentati i traumi alla schiena.