
A destra Isidoro La Spina con Maurizio Colombo tesoriere nazionale e presidente di Aisla
Oggi è la Giornata Mondiale sulla Sla, un momento di attenzione dedicato alle persone malate, ai caregiver, agli operatori sanitari e a chi lavora quotidianamente per difendere i diritti, promuovere la ricerca e costruire una società capace di prendersi cura in modo equo e competente dei bisogni dei pazienti. La Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) è una malattia neurodegenerativa che colpisce i motoneuroni, cellule nervose che svolgono un ruolo importantissimo nel controllo dei muscoli e dei movimenti volontari del corpo. Ciò si traduce in una progressiva debolezza che riguarda i diversi distretti corporei.
Ogni anno si registrano in Italia all’incirca 1.000 nuovi casi e la prevalenza complessiva è di circa 6.000 pazienti su tutto il territorio nazionale. Il Centro Sla di Asst Valle Olona dell’ospedale di Gallarate, operativo da circa 20 anni, è un’eccellenza, all’avanguardia per cure e terapie. "Operiamo sia con terapie di tipo farmacologico (a base di riluzolo, che ha dimostrato la capacità di prolungare la sopravvivenza di questi malati), che attraverso cure non farmacologiche", spiega il dottor Isidoro La Spina, direttore della struttura complessa di Neurologia di Gallarate. Il centro dell’ospedale gallaratese si occupa della presa in carico complessiva del paziente, il team multidisciplinare che ne fa parte è composto da neurologi, fisiatri, pneumologi, terapisti occupazionali, psicologi che si fanno carico dei singoli aspetti della malattia lungo tutto il suo decorso, e permettono di soddisfare le singole necessità dei pazienti.
"Nel prossimo futuro abbiamo in programma di aprire degli sportelli dedicati alla Sla nelle Case di Comunità, affinché rappresentino un punto diretto e accessibile a coloro i quali lo richiedono, per avere risposte sulla malattia e sull’assistenza", prosegue La Spina.
Ros. Fo.