IVAN ALBARELLI
Cronaca

"Comprate gel per le mani": a scuola è il putiferio

L'iniziativa del comprensivo "Via dei Salici" è stata inizialmente male interpretata dalle famiglie, preoccupate che fossero finite le forniture. Il preside è dovuto correre ai ripari rassicurando tutti con una circolare

La sanificazione delle mani è una priorità

Legnano (Milano), 18 novembre 2020. Era partito come un invito rivolto alle famiglie delle primarie Rodari affinché il contributo volontario, che ogni anno viene dato alla scuola, stavolta fosse utilizzato, considerato il momento eccezionale, per acquistare del gel igienizzante. Ma proprio perché "il momento" non è di quelli soliti, ecco che le "buone intenzioni" del dirigente scolastico dell'istituto comprensivo "Via dei Salici", Simone Finotti, hanno scatenato nei giorni scorsi un mezzo putiferio sui social, fino a far pensare (e a far scrivere) a mamme e papà che nei quattro istituti - Collodi, Dante Alighieri, Rodari e Mazzini - il gel per sanificare le mani non venisse distribuito a sufficienza. Che non ce ne fosse. Con tutto il corollario di improperi rivolti a Governo, ministro e chi più ne ha più ne metta. Mancavano solo le Nazioni Unite e la Lega Araba. C'è voluta alla fine una circolare dello stesso Finotti per chiarire che, no, il gel per le mani ai bambini non manca, che le forniture dal Ministero della Pubblica Istruzione arrivano regolarmente, che era solo un'iniziativa per esprimere il "senso di comunità" nel corso di mesi drammatici per tutti. 

"L'animo che ha ispirato quell'iniziativa non è stato certamente quello di gravare economicamente sulle famiglie - chiarisce Finotti - o delegare a queste ultime un compito e un onere di spesa che restano comunque in capo all’istituzione scolastica, quanto piuttosto quello di rinsaldare le sinergie, ribadendo il valore della comunità educante in un momento di indiscutibile criticità". Che gli oltre 1.330 bambini e ragazzi che frequentano i quattro istituti usino in abbondanza il gel svariate volte al giorno è un dato di fatto; che i dispenser siano comunque sempre pieni, pure. Quel contributo volontario, dai sei euro in su, che all'inizio di ogni anno scolastico viene chiesto alle famiglie, e che prima della pandemia era utilizzato per creare una sorta di "cassa comune" gestita collegialmente, "rimane volontario, nessuno è obbligato a parteciparvi - aggiunge Finotti -. E anche qualora non ci fosse alcuna risposta da parte delle famiglie la scuola sarebbe in grado di assicurare le forniture necessarie. L’invito è semplicemente quello - se vogliono, se sono disponibili e se lo ritengono utile e necessario - di acquistare un flacone di gel igienizzante, di quelli in vendita nei negozi e nei supermercati, e lasciarlo a disposizione della classe del figlio. Inoltre ho dovuto precisare e sottolineare con forza che non c'è nessun blocco delle forniture da parte dello Stato".

Passata la tempesta generata dall'equivoco, le famiglie stanno ora rispondendo in modo positivo. Il dirigente scolastico del comprensivo non nasconde tuttavia il suo sconcerto. "Persino notizie belle e confortanti, come quella relativa alla sentita e fattiva partecipazione delle famiglie alla vita della scuola, vengono puntualmente, da parte di qualcuno, strumentalizzate sui social - è l'amara constatazione di Finotti - fino a gettare ombra sul buon nome dell’istituto stesso. Senza alcun intendimento moralistico, da cui sono per natura estraneo, la tendenza a leggere con gli occhiali della polemica anche le iniziative più buone è un pericoloso segnale delle crescenti tensioni che serpeggiano nella nostra società". 

Dall'avvio del nuovo anno scolastico, al "Via dei Salici" sono state sottoposte a isolamento fiduciario (e quindi alla didattica a distanza) dieci classi su sessanta. Trenta i casi di contagio registrati su una popolazione complessiva di 1.500 persone, incluso quindi anche il personale amministrativo. "Considerato che ad oggi, da settembre, a Legnano si sono registrati circa duemila contagi, che significa all'incirca uno ogni trenta abitanti (Legnano ha sessantamila residenti, ndr), questo vuol dire che nelle nostre scuole il rapporto scende a un contagio ogni sessanta persone".