Legnano (Milano), 20 marzo 2020 - Giambattista Fratus, ex sindaco leghista di Legnano, è stato condannato a due anni e due mesi con l'accusa di aver manipolato concorsi per posizioni dirigenziali in Comune, in municipalizzate e partecipate e per corruzione elettorale. Lo ha deciso questa mattina il Tribunale di Busto Arsizio, dove Fratus è stato processato secondo rito immediato.
Condannati anche l'ex vicesindaco Maurizio Cozzi (due anni) e l'ex assessore ai Lavori pubblici Chiara Lazzarini (un anno e tre mesi), accusati in concorso con il sindaco di aver manipolato i bandi, a seguito dell'inchiesta 'Piazza Pulita', coordinata dal Pm Nadia Calcaterra. L'indagine era partita con l'accusa per Fratus di corruzione elettorale, in particolare relativamente a una nomina nel Cda di Amga in cambio dell'appoggio elettorale al ballottaggio. Maurizio Cozzi e l'assessore Chiara Lazzarini, entrambi di Forza Italia, stando alle carte dell'inchiesta si sarebbero attivati al fine di piazzare un dirigente vicino a loro in una delle municipalizzate.
L'avvocato Alessandro Bernasconi, difensore dell'ex sindaco, ha commentato all'Ansa: "Se scegliere una persona fuori da un bando equivale a una condanna a due anni e due mesi, significa che nessuno si prenderà più la briga di fare il sindaco. Questa sentenza genererà una crisi di vocazioni nella politica, attenderemo le motivazioni e valuteremo il ricorso in Appello".
"Siamo profondamente delusi: appena un'ora di camera di consiglio per un processo durato mesi. Faremo appello", ha detto l'avvocato Cesare Cicorella, legale di difesa dell'ex vicesindaco Cozzi, considerato il 'manovratore' del sistema di potere.