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Legnano, la Franco Tosi passa di mano: nuovo proprietario è la Presezzi

Finita l'odissea. In due anni garantito il rientro di 210 operai di Cristiana Mariani

La Franco Tosi

Legnano, 11 marzo 2015 - A questo punto manca soltanto l’ufficialità per il passaggio alla brianzola Bruno Presezzi della Franco Tosi Meccanica di Legnano. Per la storica azienda di turbine, che da oltre un anno e mezzo si trova in amministrazione straordinaria, è giunto il momento della verità e fra pochi giorni si dovrebbe conoscere ufficialmente il nome della società che sarà la nuova proprietaria della fabbrica di piazza Monumento.

Essendo una trattativa delicata e complessa, sono necessari tempi tecnici particolari e quindi l’ufficialità sarà data fra qualche giorno, quando il ministero per lo Sviluppo Economico ratificherà la decisione del commissario straordinario Andrea Lolli e del comitato di sorveglianza - proprio dal parere di quest’ultimo deriverebbe l’ulteriore ritardo di qualche giorno nella decisione - e decreterà la nuova proprietà della Tosi. Nulla è ancora stato deciso, ma quasi certamente i brianzoli della Bruno Presezzi saranno i prossimi proprietari della Franco Tosi Meccanica. Un fatturato superiore ai cinquanta milioni di euro, un capitale sociale di quattro milioni e circa 130 dipendenti: acquisendo l’azienda legnanese, la società brianzola compirà un’operazione decisamente importante tanto per le proprie casse - la sua offerta oltre all’assorbimento di un totale di circa 210 dipendenti la porterà a sborsare diversi milioni di euro nel corso dei prossimi due anni - quanto per gli scenari futuri anche dell’azienda legnanese.

Presezzi e Tosi, infatti, già lavorano a stretto contatto per alcuni impianti di cui i brianzoli sono capocommessa e l’acquisizione della fabbrica legnanese potrebbe consentire a Presezzi di avere un maggiore appeal anche nel panorama internazionale vista la buona reputazione di cui gode il marchio Tosi. L’acquisto da parte della società di Burago Molgora, però, getterebbe un’ombra sul futuro di quella legnanese: il rischio sarebbe quello che dopo i primi due anni la produzione venga trasferita fuori dalla città del Carroccio. Su questoO e altri aspetti, come il piano industriale e i livelli occupazionali, saranno chiamati a confrontarsi la nuova proprietà e i sindacati pochi giorni dopo l’ufficialità della cessione di Tosi. Che sembra ormai davvero essere a un passo dalla Bruno Presezzi.

di Cristiana Mariani

cristiana.mariani@ilgiorno.net