ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Frana in via Creva Indagine della Procura dopo l’esposto delle 26 famiglie sfollate

Ancora attesa per la cinquantina di persone rimaste senza abitazione

Frana in via Creva Indagine della Procura dopo l’esposto delle 26 famiglie sfollate

di Rosella Formenti

Aperta un’indagine dalla Procura della Repubblica di Varese sulla frana in via Creva 93, quando il 5 gennaio di quest’anno e successivamente il 10 gennaio, 26 famiglie furono costrette a lasciare le loro abitazioni. Al momento il fascicolo è senza indagati. Sono una cinquantina le persone che dovranno attendere ancora mesi, fino alla primavera del prossimo anno, per rientrare nei loro appartamenti, nei due condomini del complesso "La Cavetta", minacciati dal rischio di ulteriori distacchi di massi dal costone roccioso. Fortunatamente non si registrarono feriti, ma vista la pericolosità della situazione per 26 famiglie fu decisa l’evacuazione con i conseguenti disagi, soprattutto per i più anziani, alla ricerca di alloggi temporanei. Nel mese di marzo di quest’anno i legali di una decina di residenti avevano annunciato la presentazione di un esposto sulla frana, ora sulla vicenda si sta muovendo la Procura della Repubblica di Varese che ha aperto un’indagine sulla vicenda, al momento senza indagati. Intanto ci sono novità riguardo agli interventi che devono essere effettuati per poter consentire alle famiglie sfollate di rientrare nelle loro abitazioni.Nei giorni scorsi il sindaco di Luino Enrico Bianchi ha incontrato gli sfollati comunicando i prossimi passi, l’obiettivoè un loro ritorno in via Creva nella primavera 2024. Importante il contributo messo a disposizione dalla Regione, 640mila euro, utili per avviare la seconda fase dei lavori, per i quali è stato approvato il progetto di fattibilità, redatto da un importante studio di ingegneria, specializzato nella gestione di particolari situazioni critiche.

I prossimi passi saranno dunque l’indizione di un bando per l’appalto dell’esecuzione dei lavori e quindi il loro avvio. Prima di tutto si procederà con lo svuotamento del vallo, che si è riempito di materiale roccioso, poi con la costruzione di una rete di contenimento molto più robusta e si riqualificherà e bonificherà parte dell’area interessata alla frana. L’obiettivo è di accorciare il più possibile i tempi affinché queste persone possano rientrare nelle loro case in totale sicurezza entro aprile 2024.