
Dopo aver tenuto all’oscuro per oltre 20 giorni cittadini e forze politiche relativamente al ricevimento del progetto del mega impianto...
Dopo aver tenuto all’oscuro per oltre 20 giorni cittadini e forze politiche relativamente al ricevimento del progetto del mega impianto fotovoltaico attorno alla Citterio, l’Amministrazione comunale di Santo Stefano ha annunciato che martedì depositerà le proprie osservazioni al Ministero. Un colpevole ritardo, accusano i consiglieri di minoranza e le associazioni di cittadini, che potrebbe invalidare il tentativo di riaprire i termini per le osservazioni. "Il progetto è depositato al Ministero dell’Ambiente dal 17 febbraio ma a S. Stefano lo abbiamo appreso così a pochissimi giorni dalla scadenza per la presentazione delle osservazioni pubbliche" commentano i consiglieri della lista Uniti. "Siamo favorevoli alle energie rinnovabili, ma non a impianti di dimensioni così impattanti su aree agricole produttive e di pregio, difficilmente sostenibili dal punto di vista ambientale, a discapito del territorio e a vantaggio del solo operatore privato. Le bollette degli stefanesi, infatti, non calerebbero di un euro. La nostra proposta è sempre stata ed è quella della produzione diffusa nell’ambito di una Comunità energetica rinnovabile, che coinvolga i cittadini, i loro immobili, il territorio già urbanizzato, a vantaggio di tutti".
Ieri pomeriggio questi temi sono stati affrontati in occasione del sit-in che si è svolto in piazza 8 marzo. C’è anche da registrare le dichiarazioni di esponenti dei partiti di maggioranza della Regione Lombardia che chiedono un tavolo "per analizzare a fondo il progetto e valutarne ogni impatto sull’ambiente, sul paesaggio e sulla qualità della vita dei cittadini". Progetto che, ricordiamo, è stato reso possibile grazie a nuove normative sull’uso delle aree agricole per ospitare impianti fotovoltaici approvate lo scorso aprile dalla Regione. Giovanni Chiodini