NICOLA PALMA
Cronaca

Nella testa di Andrea Mostoni, il killer della escort Katty. “Telefonava a Vasilica giorno e notte, mia figlia ricattata e terrorizzata”

Omicidio di Vasilica Potincu a Legnano, trovata una prova nella casa dell’operaio a Robecco sul Naviglio. Lui l’assillava, la vittima si era rivolta all’avvocato: “Costretta a salire sulla sua auto sotto minaccia”. La sorella: “Aveva paura di lui”

Vasilica Potincu, romena, aveva 35 anni: per i clienti era Katty

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Legnano (Milano), 31 maggio 2025 – Andrea Mostoni sceglie la linea del silenzio. Dopo aver fatto scena muta davanti al pm Ciro Caramore, ieri il ventottenne, accusato di aver assassinato a coltellate la escort romena di 35 anni Vasilica Potincu alias Katty, si è avvalso della facoltà di non rispondere anche nell’interrogatorio della gip Anna Fioretta.

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La mamma di Vasilica

La prima a parlare di Mostoni ai carabinieri della Compagnia di Legnano è stata la mamma di Vasilica: “Ho sentito che c’era una persona, di cui però non conosco il nome, che le aveva dato dei soldi aiutandola per le spese di casa e per comprare arredi ed elettrodomestici perché servivano e lei non aveva soldi. Dopo poco, lui ha iniziato a chiederle con frequenza di uscire. Quando lei ha iniziato a dirgli di no, lui ha iniziato a minacciarla, dicendole di tutto e di più. La minacciava di morte. Poi loro non si sono più visti. Tutto questo accadeva a ottobre. Mia figlia ha deciso quindi di andare dall’avvocato perché era caduta in depressione a causa delle sue minacce”. 

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La sorella: "Aveva paura di lui” 

“Mi ha detto che aveva conosciuto una persona – ha aggiunto la sorella –. Lei stava comprando casa in quel periodo, la casa dove abitava ora (in realtà affittata per ricevere clienti a pagamento, ndr). Questa persona si era offerta di darle un aiuto economico, ma dopo alcuni mesi, due o tre, ha iniziato a ricattarla: so che aveva paura di lui”. Grazie a queste informazioni, i militari sono risaliti a un amico di Vasilica, che ha fatto per la prima volta il nome di Mostoni e ha confermato di aver accompagnato la donna da un legale per inviare una diffida al ventottenne.   

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Il ricorso a un avvocato  

“La mia patrocinata – si legge nell’atto datato 24 gennaio 2025 – mi riferisce di ricevere da lei innumerevoli telefonate di giorno e di notte dal tenore disturbante, oltre che una serie di messaggi dal contenuto molestante. Come se ciò non fosse già grave, la signora Potincu mi rappresenta che in un’occasione è stata fermata davanti al suo domicilio e costretta a salire sulla sua auto a seguito di un comportamento minaccioso”. 

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Mostoni: "Rivoglio i miei soldi” 

Mostoni ha risposto con una lunga mail, ridimensionando la gravità dei suoi comportamenti: “Da qualche giorno a questa parte, sto provando a scrivere alla signora Potincu per accelerare e definire i modi di restituzione di quanto mi spetta”. Vale a dire i 50mila euro che l’uomo avrebbe versato a Katty in contanti o in bonifici con causale “regali”. Soldi che la donna non aveva intenzione di ridare. “Tale situazione – chiosa il pm – aveva certamente generato un forte astio in Mostoni”. 

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Le ore prima dell’omicidio 

Astio che ne avrebbe armato la mano tra le 23.37 di sabato 24 e le 0.13 del 25 maggio, dopo essersi aggirato per 69 minuti fuori dallo stabile di via Stelvio 16. Poi la corsa in auto a Canegrate per procurarsi un alibi a casa di amici e il rientro a Robecco sul Naviglio. Durante la perquisizione di mercoledì, gli investigatori hanno trovato la felpa che Mostoni indossava quella sera, stesa ad asciugare. Sul ripiano dov’era appoggiato un paio di scarpe, il luminol ha evidenziato “una fluorescenza sintomatica” della presenza di sangue: “È verosimile che il contatto della suola abbia fatto sì che si depositassero tracce ematiche, verosimilmente provenienti dal luogo dell’omicidio”.