REDAZIONE LEGNANO

Felice Musazzi in mostra al tribunale, la sua arte merita un museo

Si tratta della nostra proposta venticinque anni dalla morte dell'attore. Una città come Legnano forse avrebbe bisogno di ricordare le proprie eccellenze. Visto che già ne ha cancellata una realizzando al posto della Cantoni appartamenti e spazi commerciali di Cristiana Mariani

Felice Musazzi

Legnano, 9 agosto 2014 - «Un popolo senza memoria è un popolo senza storia». Quante volte Felice Musazzi l’ha ripetuto tanto in borghese quanto vestendo i panni dell’acclamatissima Teresa Colombo. Eppure la sua città non sembra ancora aver fatto proprio del tutto questa frase. Musazzi, fondatore con Antonio Barlocco della compagnia teatrale dialettale “I legnanesi” e simbolo del teatro lombardo in tutta Italia, è sì ricordato in città, ma soltanto di nome. Legnano è stata la culla del genio suo e di Barlocco ed è ancora oggi la patria dell’arte dell’immenso Antonio Provasio, suo erede, e della compagnia teatrale. In città le vie Felice Musazzi e Antonio Barlocco si trovano, anche se non sempre individuate dai navigatori essendo di recente realizzazione, e in pieno centro a ricordo della grande “Teresa” c’è una scultura. Musazzi in città quindi è ben presente, però la sua arte si respira poco.  La motivazione? Chi arriva in via Monsignor Gilardelli, dove c’è la “maschera della Teresa”, non sempre conosce la storia di quel monumento. Cosa c’è dietro il «Va la batel ca sem su tuti» tanto caro alla compagnia teatrale? Le nuove generazioni, ma anche i non legnanesi che arrivano in città non hanno alcun luogo in cui neppure farsi venire la curiosità di sapere chi sia stato Musazzi e cosa abbia fatto insieme a Barlocco e a “I legnanesi”.

Allora perché non utilizzare una delle tante aree inutilizzate di Legnano per raccontare la storia tanto di Musazzi quanto dell’intera città? Il luogo ideale? L’ormai ex tribunale, attualmente vuoto e destinato ad ospitare in futuro, almeno questa è una delle ipotesi, gli uffici comunali. Un cambio nell’organizzazione degli spazi in municipio potrebbe certamente giovare al lavoro dei funzionari comunali e alle esigenze degli utenti, ma una città come Legnano forse avrebbe bisogno di ricordare le proprie eccellenze. Visto che già ne ha cancellata una realizzando al posto della Cantoni appartamenti e spazi commerciali, forse sarebbe il caso di non reiterare l’errore commesso. L’ex palazzo di giustizia è in una posizione invidiabile: in pieno centro e con un parcheggio molto ampio a disposizione. Quindi perché non pensare ad una sistemazione della palazzina - attualmente troppo dispersiva - e alla realizzazione di un museo su Musazzi e “I legnanesi” al quale affiancare magari esposizioni su ciò che ha reso grande la città: le biciclette Legnano e le eccellenze industriali come Pensotti, Tosi, Cantoni, Bernocchi? Così il popolo potrebbe avere memoria, iniziando a conoscere la propria storia.

di Cristiana Mariani