
Un ragazzo naviga su internet tramite wifi
Legnano (Milano), 5 agosto 2015 - Ogni modem Fastweb diventa un punto di accesso wi-fi a disposizione della community dei clienti. Mentre la città di Legnano attende ancora reti wireless gratuite messe a disposizione dall’Amministrazione comunale, una compagnia privata cabla il territorio. La proposta lanciata, e messa in atto, da Fastweb è semplice: «Ogni cliente mette a disposizione una parte della propria connessione wi-fi ad altri clienti Fastweb quando non sta utilizzando internet. A sua volta può connettersi al wi-fi degli altri membri della community quando è fuori casa, risparmiando traffico dati sulla sim mobile e godendo di una connessione sicura e di qualità. L’utilizzo del Wow Fi non incide in alcun modo sulle prestazioni della connessione domestica e gli standard di sicurezza sono elevatissimi: le reti di accesso, di chi naviga da casa e di chi è ospite, sono completamente separate e protette». In pratica, anche a Legnano ogni abbonato Fastweb può utilizzare parte della rete degli altri utenti che condividono il suo stesso abbonamento e a propria volta mettere a disposizione un po’ della propria connessione senza costi aggiuntivi.
«A Legnano Fastweb ha investito circa 6,5 milioni di euro per collegare in fibra ottica famiglie e imprese - spiega Federico Ciccone, Chief Marketing e Customer Experience Officer di Fastweb -. Facendo leva su questa infrastruttura oggi lanciamo un nuovo servizio che permetterà ai nostri clienti di essere connessi sempre e ovunque. Crediamo che Wow Fi risponda a un bisogno concreto di chi utilizza internet per la fruizione di servizi digitali ad alte prestazioni per lavorare, studiare, informarsi e divertirsi dentro e fuori casa». Magari un accordo fra pubblico e privato potrebbe consentire di dare più spazio alle reti gratuite in città. In una città che punta ad attirare turisti per eventi quali il Palio, però, internet gratuito per tutti - attraverso sistemi di autenticazione e regolamentazione degli accessi - può risultare una marcia in più. Per non parlare delle enormi possibilità che si potrebbero sfruttare in altri settori della vita quotidiana, come quello della realtà aumentata.
di Cristiana Mariani