CHRISTIAN SORMANI
CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Ex Gianazza, si demolisce. Al posto dei capannoni uffici e un supermercato

A Legnano sono arrivate le ruspe nell’area dismessa da un quarto di secolo. Saranno create altre aree verdi, una ciclopedonale e modifiche sulla viabilità.

Così dovrebbe diventare l’ex Gianazza Con l’arrivo delle ruspe che hanno iniziato l’opera di demolizione è stato compiuto il primo passo verso la riqualificazione

Così dovrebbe diventare l’ex Gianazza Con l’arrivo delle ruspe che hanno iniziato l’opera di demolizione è stato compiuto il primo passo verso la riqualificazione

Fondata nel 1892 da Eugenio Gianazza, la Fratelli Gianazza ha segnato un’epoca nell’industria meccanica italiana. Per tre generazioni, l’azienda è rimasta a conduzione familiare, affermandosi come una delle realtà più importanti della rivoluzione industriale di fine Ottocento e inizio Novecento. Nel corso del tempo, la produzione si è ampliata fino a includere apparecchiature per l’industria alimentare, come gli impianti per la concentrazione del pomodoro sottovuoto, e macchinari per il trattamento dei vini, settore in cui la Gianazza è stata pioniera. Dal 2001, l’ex stabilimento è rimasto vuoto, diventando una delle più evidenti testimonianze del declino industriale della zona. Dopo un’asta fallita nel 2015, il sito è stato venduto nel 2016, ma per anni il futuro dell’area è rimasto incerto, segnato da problemi di sicurezza e degrado ambientale.

Con l’intervento degli escavatori, è iniziata ufficialmente domenica la demolizione dei capannoni, segnando un primo passo concreto verso la trasformazione dell’area. Il piano di riqualificazione prevede una conversione della porzione cerrese dell’area in un polo terziario e commerciale. Il progetto include la costruzione di una palazzina per uffici e di un supermercato con superficie di vendita di 2.500 metri quadrati. Il Comune avrà a disposizione uno spazio nella struttura.

Uno degli obiettivi principali dell’intervento è la riduzione del consumo di suolo: attualmente l’80% dell’area è occupato da capannoni, ma con la riqualificazione la percentuale scenderà al 35%. Il progetto prevede anche un’attenzione particolare al verde, con la piantumazione di un albero ogni quattro posti auto e la creazione di nuove aree. La rinascita dell’ex stabilimento porterà anche a modifiche sulla viabilità. Sarà realizzata una rotatoria per rendere più sicura la curva tra via Tessa e via Catullo, spesso teatro di incidenti. Inoltre, è prevista la costruzione di una rete ciclopedonale collegata al parco vicino al cimitero tramite un sottopasso che consentirà di attraversare via Catullo in sicurezza. Il progetto include la riqualificazione di via Saragat e prevede investimenti per 1,5 milioni in opere di urbanizzazione. A questi si aggiungeranno ulteriori 1,7 milioni in oneri qualitativi, destinati al miglioramento delle strutture cimiteriali e probabilmente alla sistemazione del centro storico.