
Ex Cantù, la soluzione Gli spazi assegnati all’Università della terza età
di Paolo Girotti
Una lunga co-programmazione, seguita da una non meno impegnativa co-progettazione, ma finalmente il risultato è stato raggiunto: sarà l’Università degli Anziani Ualz, infatti, a occupare il primo piano delle ex scuole Cantù, riportate in vita negli ultimi anni con un lungo lavoro di ristrutturazione. A rendere ufficiale la decisione è una recente delibera di giunta che chiude il lungo percorso dopo che nel mese di marzo scorso era stato collocato il primo "tassello" nell’edificio delle ex scuole Cantù: nella struttura dell’Oltresempione realizzata con quella stessa destinazione a inizio Novecento, infatti, avevano trovato casa i 350 studenti del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti Milano 4, collocati nelle aule al piano terra.
Ancora prima, nel novembre 2019, era stata Cristiana Cirelli, commissario straordinario a Legnano, a dare il via all’iter di ristrutturazione e ad approvare il progetto esecutivo di recupero per una spesa complessiva di 900mila euro. Occupato il piano terra con il Cpia, già da parecchio tempo sembrava che il destino degli altri spazi (oltre mille quadrati al primo piano) fosse già scritto e legato a doppio filo all’attività della Ualz, l’Università degli anziani di Legnano, che ha la necessità di accogliere oltre 2.500 partecipanti ai corsi annualmente organizzati e che ha dunque bisogno di avere parecchio spazio a disposizione. Ciò nonostante, il percorso per arrivare a concretizzare l’idea è stato lungo: il primo incontro del tavolo di co-programmazione si era tenuto nella seconda metà di marzo del 2022: a quello aveva fatto seguito la pubblicazione di un bando per la co-progettazione delle attività destinate alla popolazione anziana da tenersi nell’immobile, per arrivare all’individuazione definitiva del soggetto e solo la Ualz aveva presentato una proposta.
Ora, finalmente, è stata trovata la quadra: secondo la convenzione la Ualz dovrà organizzare almeno 65 corsi annuali di circa 2500 ore e 25 incontri e seminari per un totale di 60 ore e dovrà corrispondere al Comune come canone annuo 5.464 euro oltre iva per il 2023, poco più di 17mila euro (sempre oltre iva) per il 2024, 19.400 euro per gli anni 2024, 2026 e 2027 e 12.933 per l’anno 2028.