
Alcune ceramiche giapponesi della raccolta lasciati in eredità alla città di Legnano
Legnano (Milano), 29 gennaio 2024 – Quadri, preziose ceramiche giapponesi, lacche, avori e bronzi provenienti sempre dal Giappone, lasciati in eredità al Comune di Legnano con l’obbligo di esporre periodicamente le raccolte: è questo il "regalo" lasciato da un bancario legnanese, deceduto lo scorso anno, insieme all’appartamento in cui viveva e che dovrà servire per finanziare, attraverso la vendita, catalogazione e restauro delle opere.
Il Comune di Legnano, con una delibera di giunta, ha espresso in questi la volontà di conseguire i legati ereditari disposti con testamento dal legnanese deceduto nel luglio 2023. Come detto i legati sono la collezione di quadri, con l’onere di esporli periodicamente; i vasi e i reperti archeologici, con l’onere di destinarli al Museo civico Guido Sutermeister; la collezione di ceramiche, lacche, avori, argenti e bronzi giapponesi con l’onere di esporre la collezione al pubblico e, infine, la proprietà di un appartamento con cantina e box a Legnano per ricavarne le somme necessarie a catalogare, restaurare ed esporre tutte le opere.
Va sottolineato che per quanto riguarda i reperti archeologici, già prima della scomparsa, il benefattore li aveva consegnati secondo legge alla competente Soprintendenza, che li ha poi assegnati al Museo Sutermeister.
“L’amministrazione è interessata a beneficiare dei legati testamentari disposti dal nostro concittadino per il rispetto nei confronti della sua volontà e per arricchire il patrimonio culturale della città e metterlo a disposizione della collettività – ha detto a proposito dell’inatteso “regalo” l’assessore alla Cultura Guido Bragato -. Adesso comincia un lavoro che interesserà i nostri uffici per l’acquisizione amministrativa, l’inventariazione dei beni e la loro iscrizione nel patrimonio comunale. Parallelamente dovremo aprire una riflessione sui luoghi in cui esporre queste collezioni per valorizzarne le specificità e permetterne la migliore fruizione da parte del pubblico. È una sfida che, come amministrazione, ci apprestiamo ad affrontare volentieri”.
Se per i tre legati che riguardano le collezioni si renderanno necessari esclusivamente atti gestionali da parte dell’amministrazione, per l’acquisizione dell’immobile servirà una deliberazione da parte del consiglio comunale. In queste settimane si sta procedendo all'archiviazione che potrà attribuire anche un valore ai beni lasciati in eredità.
Non è certo la prima volta che legnanesi lasciano alla città in eredità il loro patrimonio. L’ultimo caso, che aveva fatto cronaca anche per le eccezioni sollevate strada facendo da un parente, era stato quello dell’ex assessore e consigliere comunale negli anni Sessanta, Elia Crespi: deceduto nel 2014, Crespi aveva lasciato alla città conti correnti e due immobili a Castelletto sopra Ticino e Oleggio Castello.