Donne sole e famiglie in difficoltà Per il pranzo e la cena c’è Jasmine

L’associazione italo-marocchina fondata da Sana el Gosairi aggrega volontari maghrebini e legnanesi. Un centinaio i nuclei sostenuti per le spese alimentari, ma ci sono anche iniziative culturali e sportive

Migration

di Francesco Pellegatta

Donne sole. A volte abbandonate con uno o più figli da crescere. Spesso straniere, disorientate dalla vita in un Paese che non hanno ancora imparato a conoscere. Ma anche famiglie che faticano a procurarsi i beni di prima necessità. Per dare una mano a tutti loro è nata, a settembre dell’anno scorso, "Jasmine", associazione fondata a Legnano da Sana el Gosairi, 40 anni, originaria del Marocco, che ha deciso di aiutare così le molte persone in difficoltà incontrate nel corso del suo lavoro. E nonostante i pochi mesi di vita dell’associazione, sono ormai un centinaio i nuclei famigliari che hanno ricevuto una o più mani da Sana e dagli altri volontari.

Al momento sono dodici le famiglie che dipendono in larga parte dall’associazione, la quale vive di donazioni e raccolte benefiche. L’ultima in ordine di tempo è coincisa con il Ramadan, quando sono stati distribuiti numerosi pacchi alimentari grazie alla collaborazione dei commercianti di Legnano. Iniziativa, questa, che verrà replicata a breve per raccogliere, oltre al cibo, anche vestiti e giocattoli destinati ai più fragili: i bambini, spesso costretti a giocare con le pentole da cucina in assenza d’altro, come hanno raccontato i volontari di Jasmine. La fondatrice Sana è arrivata in Italia nel 1998, ha studiato qui e nonostante le molte difficoltà incontrate ha aperto un ufficio di mediazione culturale a Legnano, luogo che le permette di intercettare numerose situazioni di difficoltà, soprattutto tra le donne. Ma l’idea di creare una vera associazione è nata su suggerimento del console del Marocco dopo il primo lockdown, quando Sana e suo marito hanno iniziato la distribuzione di beni di prima necessità a diverse persone. Dopo l’estate, invece, "Jasmine" ha preso il via ufficialmente con la collaborazione di Ilham Cherkaoui, Suncica Vukoman, Francesca Capri, Zaarir Nacima, Fatima Addamine, Aziza, Nouhad e di diverse mamme italiane "che credono nell’integrazione" – racconta Sana.

"L’idea è quella di favorire un ponte tra italiani e stranieri. Abbiamo in mente tante iniziative: corsi di lingua, di cucina, di formazione; tornei, mostre d’arte e tanto altro. Chiunque voglia puo` mettersi in gioco e dare una mano nel costruire un nuovo modo di vedere il mondo". Dunque non si tratta solo di un’associazione che può dare aiuto materiale alle donne e agli uomini in difficoltà, ma anche una porta aperta sull’integrazione. Basti pensare a "Rodari, favole sulla diversità", con il cantautore Gianluca Lalli e Francesca Capri, un omaggio allo scrittore tra musica e parole al quale parteciperanno anche bambini stranieri. Il cui primo appuntamento sarà sabato 24 aprile, dalle 17 alle 18, e sarà visibile sulle pagine social di Gianluca Lalli e di Jasmine.