
Undici anni di reggenza sono tanti, così tanti da comprendere una purga, una Provaccia vinta e una vittoria trionfale festeggiata sotto una pioggia battente. Il capitano Antonio De Pascali lascia così, un po’ a malincuore, la reggenza della sua contrada, San Martino, senza però togliersi i colori bianco e blu dal petto. "Abbandonare la contrada non avrebbe veramente senso - spiega De Pascali -, continuerò a frequentare il maniero e sarò sempre un uomo di Palio come lo sono stato per tutti questi anni. Lascio la reggenza con tanti ricordi e tante emozioni, ma non posso nascondere il mio dispiacere per non aver potuto essere capitano ancora per un anno, ancora per un altro Palio, considerando che quello del 2020 non è stato disputato. Ci sono cose importanti che avrei voluto fare a livello di maniero e di statuto, ma non è stato possibile".
Il capitano lascia la reggenza, nonostante l’entusiasmo e la voglia di continuare, per via delle divisioni all’interno della contrada. "Avrei voluto chiudere il ciclo, magari con un’altra vittoria - continua il capitano Antonio De Pascali -, ma mi sono accorto che per poter essere ancora capitano avrei dovuto forzare la mano, mentre avrei voluto più coesione: perciò, ho fatto un passo indietro. Se avessi insistito, forse avrei peggiorato le divisioni e non è quello che voglio, anche se il responsabile di queste divisioni non sono certo io. Spero che la reggenza nuova faccia bene, non posso che augurarglielo: un capitano deve essere un po’ come un padre di famiglia e non era mio desiderio aumentare il solco tra le due fazioni. Grazie a tutti per questi anni bellissimi e per tutte le emozioni vissute assieme.
Resterò uomo di Palio. E questa è una cosa che nessuno può togliermi". Camilla Garavaglia