Legnano, l'ex vicesindaco Cozzi esce dal carcere e va ai domiciliari

Accolta l'istanza presentata dall'avvocato al tribunale del Riesame

Maurizio Cozzi

Maurizio Cozzi

Legnano (Milano), 25 giugno 2019 - Oltre un mese di carcere con l’accusa di aver manipolato concorsi per posizioni dirigenziali in municipalizzate e partecipate, l’ex vicesindaco di Legnano Maurizio Cozzi torna a casa. Il Tribunale del Riesame di Milano ha accolto l’istanza per la revoca della custodia cautelare in carcere presentata dal suo avvocato Cesare Cicorella, concedendogli i domiciliari, misura decisa dal Gip di Busto Arsizio Piera Bossi per i coindagati, ovvero il sindaco Gianbattista Fratus (accusato anche di corruzione elettorale) e l’ex assessore Chiara Lazzarini

«Una bella doccia e poter dormire nel mio letto», è il desiderio espresso da Cozzi in queste settimane di detenzione, secondo il suo avvocato inutili per l’assenza dei presupposti di una misura definita eccessivamente severa. «A questo punto finalmente possiamo lavorare approfondendo le accuse mosse al mio assistito, le necessarie tematiche e le strategie difensive, senza la pressione psicologica della detenzione», ha dichiarato Cicorella, «abbiamo contattato professori universitari per esaminare le tesi accusatorie, attendiamo di poter tirare le somme e fare le dovute riflessioni in merito». Il legale ha poi ribadito la sua posizione rispetto alla misura scelta dal Tribunale per Cozzi: «il carcere ha senso quando le situazioni sono difficili da contenere, quando non consentono alternative», e quando una persona è dietro le sbarre, secondo l’avvocato Cicorella «nel momento in cui si determina la scelta di patteggiare o andare a dibattimento, chi sta in carcere pensa ad uscire». Per il legale era fondamentale poter mettere Cozzi «nelle condizioni di difendersi», perché la privazione della libertà deve restare «l’ultima ratio, che si tratti di un politico o di un criminale comune». Il lavoro della Procura di Busto Arsizio sulla coda dell’inchiesta "Piazza pulita" nel frattempo prosegue.