Coronavirus, test sierologici a Cisliano: nuovo stop di Ats

Altolà da Milano al Comune, che stava per sottoporre all’esame diagnostico altre seicento persone

Fra Comune di Cisliano e Ats Milano lo scontro sui test sierologici è totale

Fra Comune di Cisliano e Ats Milano lo scontro sui test sierologici è totale

Cisliano (Milano), 21 maggio 2020 - Seicento test sierologici e venti tamponi a persone potenzialmente positive sospesi dopo l’ennesima diffida arrivata da Ats Milano. Continua il muro contro muro tra Amministrazione comunale di Cisliano e Agenzia per la tutela della salute. Nella giornata di ieri il Comune avrebbe dovuto avviare l’ultima tranche di test sierologici su diverse centinaia di cittadini che si erano prenotati per sottoporsi agli esami su base volontaria e accertare così un eventuale contatto con il Covid-19.

Ebbene, a poche ore dal via, sul tavolo del sindaco Luca Durè è arrivata una nuova diffida di Ats Milano, che intima di non procedere con i test sierologici; così, in attesa di inviare risposta formale, è stato deciso di rimandare il tutto. "Sorpresa, incredulità, rabbia sono i sentimenti con i quali abbiamo accolto questa ennesima diffida – ha commentato Durè –. Non è la prima e, come per le altre, è corredata da una serie di richieste a cui nelle ultime settimane abbiamo già, a nostro avviso, dato ampie risposte e completi chiarimenti. Per sua natura a una diffida devono seguire una serie di risposte, alcune delle quali non dipendono soltanto dal Comune e non abbiamo avuto il tempo materialmente necessario a completare quanto richiesto".

Da qui la decisione di rimandare. Durè ha raccontato che alcuni cittadini risultati potenzialmente contagiosi si sono messi – loro malgrado – in isolamento volontario, in alcuni casi rinunciando perfino ad andare al lavoro, in attesa del tampone che avrebbe confermato la positività o meno al virus. Ebbene, con la sospensione dei test sono saltati anche i venti tamponi previsti ieri e procurati dallo stesso laboratorio che sta conducendo gli esami sugli anticorpi: "Qualche aspetto formale ha costretto ad abbandonare i cittadini al loro destino – ha continuato il sindaco –. Uso una metafora: in questo momento stiamo tenendo sotto sequestro delle persone e i carcerieri sono le istituzioni. Non è accettabile. Oltretutto la tempestività con la quale è arrivata la diffida a poche ore dall’inizio dei test mi lascia qualche dubbio".

La scorsa settimana Durè aveva presentato querela nei confronti proprio di Ats Milano con l’obiettivo dichiarato di sollecitare i tamponi: "Aspettiamo indicazioni dalla Procura della Repubblica, nel frattempo continuiamo semplicemente a fare il nostro dovere. Ormai anche Regione Lombardia ha sdoganato i nostri test sierologici, che rispondono appieno ai requisiti per la gara indetta a livello nazionale, nonché ai requisiti previsti dalla delibera regionale della scorsa settimana. Altre Ats quali Pavia e Varese hanno deciso di collaborare senza riserve con i Comuni che hanno proposto i test, affrontando le azioni necessarie per tutelare la salute pubblica ed eseguendo i tamponi. Ats Milano no. Non si capisce perché qui debbano valere regole diverse dal resto della Lombardia. Ai nostri ripetuti solleciti nessuna risposta operativa è mai giunta tanto da obbligarci a intraprendere la strada dell’esposto al fine di tutelare la salute dei cittadini e l’Amministrazione da possibili accuse di omissioni". Con questi ultimi test sarebbero stati oltre tremila i cittadini di Cisliano e non che si sono sottoposti all’esame sierologico. Di questi 45 erano risultati potenzialmente contagiosi ma solo il tampone sarebbe in grado di fugare ogni dubbio.