CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

La denuncia della Lav: "Fermiamo la strage dei conigli del Parco Alto Milanese"

"Gli animali saranno portati lontano dall’area verde e lasciati alla mercè dei cacciatori", è la denuncia di Lega antivivisezione

Cacciatore

Legnano (Milano) - "Il Parco Alto Milanese continua sostanzialmente ad essere utilizzato dai cacciatori come un allevamento di selvaggina da sterminare a costo zero, con la compiacenza di tanti, e dei Comuni di Busto Arsizio, Castellanza e Legnano, della Provincia di Varese, della Città Metropolitana di Milano e della Regione Lombardia". Sullo sterminio in atto dei conigli all’interno del parco sovracomunale arriva la dura reprimenda di Francesco Caci, responsabile Lav Varese-Busto Arsizio. 

Con lui anche Valerio Vassallo, presidente nazionale di Meta-Movimento etico tutela animali e ambiente. In questi giorni sono infatti iniziati i prelievi della fauna in eccesso nel parco con migliaia di conigli che verranno stanati e poi spostati in altre aree per diventare facile bersaglio di cacciatori senza scrupoli. "Va bene tutelare agricoltori e allevatori, ma portare via i conigli a queste condizioni vìola la legge. L’ente parco – continua Vassallo – si è sempre avvalso dei cacciatori abilitati e con le reti mentre questa volta si punta alla cattura col furetto che ucciderà i cuccioli nelle tane". I conigli catturati verranno portati in aree esterne al Pam e verranno sterminati durante la stagione venatoria. "Il Pam a parole dichiara di voler dialogare con le associazioni animaliste, in realtà è già stato tutto deciso da tempo. Se il Pam avesse davvero voluto ascoltarci ci avrebbe convocati almeno a settembre, non una settimana prima dell’inizio delle catture" continua Francesco Caci. 

Dal canto suo il Pam spiega che l’ intervento sia stato chiesto ripetutamente dagli agricoltori che hanno evidenziato numerosi danni ai raccolti oltre alla frustrazione di vedere puntualmente vanificato il proprio lavoro, ma anche a seguito del riscontrato deterioramento dei boschi per via delle tane che, oltre a compromettere il sottobosco, rendono instabili gli alberi ed in particolar modo le robinie che con il passare del tempo crollano. L’esperto faunista Carlo Lombardi, specializzato in questo tipo di tematica, ha puntato sul ridurre la densità di queste specie nel Parco. La competenza degli interventi di prelievo viene indicata come misura eccezionale volta a ristabilire gli equilibri ecologici.