
Il sindaco Luca Dure'
Cisliano (Milano), 18 giugno 2020 - È stato ascoltato in Procura a Pavia il sindaco di Cisliano Luca Durè, che nelle scorse settimane aveva presentato denuncia contro Ats Milano per i tamponi mai eseguiti sui sessanta cittadini (di Cisliano e non solo) risultati potenzialmente positivi al Covid dopo i test sierologici organizzati dall’Amministrazione comunale. Tamponi rifiutati, aveva spiegato Ats, perché il Comune si era mosso in autonomia, fuori dai canali della sanità pubblica, eseguendo gli esami nella palestra del paese. Durè si è presentato a Pavia insieme al legale del Comune, l’avvocato Gabriele Maria Vitiello, davanti al procuratore, ha illustrato la situazione e garantito l’invio di tutta la documentazione sugli esami eseguiti a Cisliano dalla metà di aprile in poi.
Nel frattempo, proprio in questi giorni, l’Amministrazione ha deciso di effettuare tamponi a proprie spese sui cittadini potenzialmente positivi: venti di loro avevano già eseguito privatamente il tampone, mentre - tra i rimanenti quaranta - solo in due sono risultati a tutti gli effetti positivi al Covid-19. I sierologici, però, risalgono a due mesi fa, dunque una parte di loro potrebbe essersi negativizzata nel frattempo. Restano invece in attesa i seicento cittadini che si erano prenotati a Cisliano per completare gli ultimi test organizzati dal Comune. A metà maggio Ats Milano aveva (per l’ennesima volta) diffidato il sindaco dall’eseguirli ed è stato necessario fermare la procedura: "Termineremo i test nell’ambulatorio comunale di Cisliano – ha spiegato Durè -. Ci serviranno almeno due o tre settimane, poi li fermeremo definitivamente. La nuova normativa di Regione Lombardia, infatti, tende a scoraggiare i cittadini dallo svolgere i sierologici".