Cerro Maggiore, l'assessore Provini: "Sparatoria? Ministro Lamorgese ci ha lasciato soli"

Dura reprimenda dell'amministrazione comunale dopo quanto avvenuto stamattina

L'assessore Alessandro Provini

L'assessore Alessandro Provini

Cerro Maggiore (Milano), 7 giugno 2022 - "Noi lasciati soli dal ministro Lamorgese!". Una presa di posizione netta quella dell'amministrazione comunale di Cerro Maggiore. La sparatoria avvenuta questa mattina al confine coi territori di Rescaldina e Uboldo è la punta di un iceberg ormai ben radicato nel sottobosco di zona. Spaccio alla luce del giorno e una faida fra bande di nord africani che ormai hanno preso il controllo del territorio. Dal parco dei Mughetti a quello del Rugareto, decine di persone di origine magrebina stanno gestendo una enorme area di spaccio a cielo aperto in mezzo ai boschi.

"C'è bisogno dei poteri per agire ed i poteri li deve dare lo Stato che invece fa di tutto per limitarli" spiega l'assessore alla sicurezza Alessandro Provini. "Negli ultimi giorni insieme a Rescaldina, il corpo di polizia locale ha fatto un corso contro lo spaccio di stupefacenti. Ma gli agenti hanno dei limiti evidenti sull'ordine pubblico perchè sono forze che seguono l'ordinaria amministrazione del comune e possono agire solo a supporto. Purtroppo negli ultimi anni il ministro Lamorgese ha fatto di tutto, tranne che potenziare l'organico delle forze dell'ordine come carabinieri e polizia di stato per dare maggiore sicurezza a questi territori che adesso ne pagano dazio. Nei nostri boschi abbiamo ormai la criminalità organizzata straniera e ci sono anche ragazzini che vengono inglobati nel sistema criminale. Quello che sta succedendo andava stroncato all'inizio. Noi con gli agenti di polizia locale non ci possiamo spingere oltre e poco da soli possiamo fare per arginare questa dilagante criminalità".