Castello di Legnano, niente fondi per il riuso delle stalle

Accettate invece le richieste di finanziamento, nel contesto del Pnrr, per attivare servizi nell’ambito della trasformazione digitale

Il rendering per il restauro delle stalle del Castello visconteo

Il rendering per il restauro delle stalle del Castello visconteo

Legnano (Milano) - ​Per poche posizioni in graduatoria, quindici per l’esattezza, e per soli cinque punti nella valutazione di merito, ma il progetto per il restauro e il riuso delle stalle del Castello è rimasto fuori dalla graduatoria per i finanziamenti previsti nel contesto del bando per la valorizzazione del patrimonio pubblico lombardo ai fini culturali: sono stati invece accettate le richieste di finanziamento, nel contesto del Pnrr, per attivare servizi nell’ambito della trasformazione digitale.

La conferma degli ultimi sviluppi relativi ai tanti bandi a cui ha preso parte il Comune di Legnano è arrivata ieri dall’amministrazione comunale. Quello più atteso era proprio il progetto per il restauro e il riuso delle stalle del Castello visconteo, presentato nei mesi scorsi alla Regione Lombardia e per il quale era stato richiesto un finanziamento di un milione di euro su un costo complessivo di 1,4 milioni. "Sapevamo di partecipare a un bando molto selettivo, con 10 milioni di finanziamento complessivi per tutto il territorio regionale, e che quindi sarebbe stato difficile ottenere delle risorse, ma il lavoro fatto potrà costituire la base per concorrere ad altri bandi in una fase storica in cui le occasioni sono numerose - ha detto a proposito l’assessore alle Opere Pubbliche, Marco Bianchi -. È nostra intenzione, infatti, portare a termine il recupero del Castello ai fini di una sua completa valorizzazione in chiave culturale".

Quanto alle richieste di finanziamento nell’ambito della trasformazione digitale sono tre gli avvisi pubblici cui il Comune ha risposto: per la misura "Servizi e cittadinanza digitale" (con cui sarà rifatto a norma il sito web comunale e saranno attivati sei servizi digitali, fra cui le richieste di permesso occupazione suolo pubblico, le domande per contributi, le partecipazioni a concorsi pubblici e le pubblicazioni di matrimonio) il finanziamento ottenuto è di 328mila euro. Per la misura "Servizi e cittadinanza digitale" (con cui si integreranno l’uso di Spid e Cie per accedere ai servizi comunali) il finanziamento è di 14mila euro. Per un’altra misura dell’ambito "Servizi e cittadinanza digitale", che riguarda l’implementazione delle comunicazioni ricevibili tramite l’App IO, il finanziamento sarà di 28mila euro.