Castellazzo dice no alla superstrada: raccolta firme e lettera di fuoco a Robecco

Il botta e risposta. I cittadini: "Perderemmo aree verdi e alcuni resterebbero isolati". L'amministrazione: "E' nell'interesse di tutti"

Una delle proteste dei cittadini contro il progetto della superstrada

Una delle proteste dei cittadini contro il progetto della superstrada

Robecco sul Naviglio (Milano), 16 febbraio 2023 - Botta e risposta tra Amministrazione comunale e cittadini di Castellazzo sulla superstrada. L’accelerata data al progetto più discusso nella storia del territorio ha convinto i cittadini della frazione di Castellazzo de’ Barzi a raccogliere circa 180 firme e inviare una lettera di fuoco all’Amministrazione di Robecco sul Naviglio. La posizione di buona parte dei cittadini della frazione è nota da tempo: quell’opera, a loro, non piace, soprattutto perché passerebbe in prossimità delle case, dove oggi si trovano i campi che volgono verso Corbetta.

"Con la sua realizzazione, tutti noi perderemmo definitivamente aree verdi, campi, sorgive, senza ricevere nulla in cambio, se non maggiore inquinamento atmosferico e acustico" – si legge nella missiva. I cittadini della frazione, che si definiscono "delusi e amareggiati", hanno anche parlato delle zone che – a loro dire – resterebbero isolate dalla nuova strada, con il conseguente obbligo, per i residenti, di raggiungere Robecco e suoi servizi "passando da altri Comuni". Una posizione che ha indispettito non poco il sindaco di Robecco Fortunata Barni, la quale, ancora nella conferenza dei servizi di un mese fa, aveva ribadito la propria posizione favorevole all’opera.

"Per me non ci sono cittadini di seria A e di serie B - ha dichiarato Barni -. La nostra posizione è nell’interesse di tutti. Alla conferenza dei servizi il commissario ha ribadito che se vogliamo la strada il tragitto è quello, ma le osservazioni di buon senso saranno accettate. Abbiamo chiesto di nuovo migliorie su svincoli, collegamenti e massima attenzione riguardo i disagi che i cantieri potrebbero creare. Si tratta di interventi studiati due anni fa da un tavolo tecnico.Non solo: se si dovessero recuperare risorse potremmo anche tornare a proporre l’interramento del tracciato, non si può escludere nulla".

Barni si è quindi scagliata contro il cosiddetto progetto alternativo del "ponte a Nord" (a lungo propugnato dai No-Tang), che prevederebbe il passaggio di una circonvallazione tra Robecco e Casterno, verso la vallata del Ticino: "Finché ci sono io non si fa - ha dichiarato, lapidaria -. Non risolve il problema del traffico e va a intaccare una zona di pregio".