
di Giovanni Chiodini
È Casorezzo il Comune della zona dove si raccoglie la maggior quantità di rifiuti in maniera differenziata, l’89,2% del totale. Il dato emerge dal dossier elaborato da Legambiente sui quantitativi della raccolta rifiuti dei comuni lombardi nell’anno 2019. Nella Città metropolitana di Milano i Comuni cosiddetti ricicloni sono 43. Il più efficiente è Grezzago che raggiunge il 90,2% di raccolta differenziata. Sono ammessi in graduatoria solo i comuni che, oltre a raggiungere o superare il 65% di raccolta differenziata, hanno conferito meno di 75 chili abitante anno di rifiuto secco non riciclabile entrando così a far parte dei Comuni Rifiuti Free.
Nel Legnanese-Magentino il comune di Casorezzo guida la fila appunto con l’89,2% seguito a breve distanza dai comuni di Cassinetta di Lugagnano, Bernate Ticino (entrambi con l’88,9%) e Mesero (88,5%). Sono ricicloni anche i comuni di Albairate (83,1%) per la prima volta in questa classifica, Bareggio (86,1%), Canegrate (85,4%), Cerro Maggiore (85,4%), Cisliano (87%), Corbetta (85,8%), Dairago (87,1%), Inveruno (84,5%), Magnago (84,9%), Nerviano (84,3%), Nosate (81,8%), Ozzero (83,2%), Rescaldina (86,7%), San Giorgio su Legnano (87,7%), Villa Cortese (84,7%). Tra questi spiccano i risultati ottenuti dai Comuni di Bareggio, Corbetta, Nerviano e Rescaldina, che hanno una popolazione superiore ai 15mila abitanti, dove la presenza di una maggior utenza potrebbe favorire una diminuzione dei valori complessivi (del resto non è un caso se Comuni come Legnano, Magenta e Abbiategrasso non sono in questa classifica). Importante, nell’analisi dei dati, è valutare come si modifica il comportamento dei cittadini col passare degli anni. Nella maggioranza dei comuni ricicloni la produzione di rifiuto indifferenziato per abitante si è ridotto nel 2019 rispetto al 2018.
Il Comune dove si produce la minor quantità di indifferenziato è Bernate Ticino: solo 41,3 chili all’anno (nell’anno precedente questo parametro era pari a 44,3 chili, una differenza pari a 3 chilogrammi). Produzione di indifferenziato in calo anche per i comuni di Albairate (74,2 chili nel 2019, 79 chili l’anno precedente), Canegrate (63,2 chili con una riduzione di 9,3 chili per abitante), Cerro Maggiore (65,5 chili con una riduzione di 5,3 chili), Corbetta (62,3 chili con un calo di 6,1 chili), Inveruno (64,1 chili, una riduzione di mezzo chilo), Magnago (64 chili con una riduzione di 1 chilo), Mesero (47,6 chili con una riduzione di 5,4 chili), Nerviano (59,7 chili con una riduzione di 7,5 chili), San Giorgio su Legnano (48,1chili con una riduzione di 1,5 chili) e Villa Cortese (65,2 contro i 73,9 chili dell’anno precedente). La riduzione maggiore l’hanno fatta registrare i residenti a Dairago: nel 2018 avevano conferito 60,4 chili di indifferenziato per abitante, l’anno successivo 50,7 chili. E’ invece aumentata la produzione di indifferenziato per abitante a Bareggio (57 chili contro i 52,1 dell’anno precedente), a Casorezzo (47,4 chili, 43,3 l’anno prima), Cassinetta di Lugagnano (49,8 chili con un aumento di otto etti ad abitante).
Nosate (71,4 chili, più 6,9 chili rispetto all’anno precedente), Ozzero (61,8 chili contro 56,7 chili) e Rescaldina (57,7 chili con un lieve incremento di 7 etti). In netta controtendenza il dato fatto registrare dai residenti di Cisliano: nel 2018 avevano prodotto 32,7 chili per abitante, l’anno successivo quasi il doppio (60,6 chili).