
L’edificio di via dei Pioppi che non si riesce a liberare dalla fastidiosa presenza degli insetti
Legnano (Milano) – Troppi scarafaggi e i condomini di un edificio legnanese chiedono un intervento massiccio di disinfestazione. "È un problema che abbiamo già da un anno – spiegano i condomini di via dei Pioppi al civico 15 –. Tutto il condominio ne è invaso, addirittura negli appartamenti. Dopo varie chiamate e segnalazioni al nostro amministratore, è stata fatta solo una disinfestazione che però non ha risolto il problema. Sono state messe trappole, ma gli animali sono ancora presenti. Continuiamo a trovare scarafaggi: siamo esausti e non ce la facciamo più, soprattutto a livello di igiene".
C’è chi le chiama blatte, chi scarafaggi. In realtà, è lo stesso insetto. Ne esistono complessivamente circa 4.600 specie ma, nel nostro Paese, sono 5 le infestanti. In questo caso la Blatta Orientalis (o scarafaggio nero), che vive nelle reti fognarie e che, tramite le intercapedini, si sposta verso ambienti freschi e umidi come cantine, bagni, pareti prossime alle tubature di impianti idrici. Si sposta velocemente, non vola e si arrampica poco. Accedono ai vari ambienti risalendo le intercapedini dalla fognatura o entrando da fessure e fori di passaggio tra ambiente esterno e interno o crepe nei muri. Gli scarafaggi possono infestare anche locali puliti.
Altro problema , altra zona. A San Vittore, nella zona del vallo, sono stati visti, da diversi residenti, i serpenti di acqua. Uno addirittura avrebbe morso un cittadino nel parco di via Roma, nascosto nell’erba alta. Una situazione che negli scorsi anni aveva costretto anche il residence 5 Mulini ad intervenire con una disinfestazione proprio per la presenza di troppe bisce, all’apparenza innocue. Molto raramente morde, talvolta simula attacchi senza nemmeno aprire le fauci, benché la sua vorace ed estensibile bocca le consenta di inghiottire prede anche di dimensioni considerevoli.
Si alimenta quasi totalmente di anfibi, in particolar modo rane e rospi, ma non disdegna tritoni e pesci, oltre a lucertole, piccoli mammiferi ed uccellini. Per questo, considerato il periodo molto umido, la sua diffusione in questo momento è capillare sul territorio specie verso il fiume Olona, dove la vegetazione alta la fa ormai da padrone.