PAOLO GIROTTI
Cronaca

Case Aler di via Porta, famiglie pronte a entrare dopo oltre 6 mesi di attesa

Legnano, è arrivato il momento della firma per gli assegnatari degli oltre 60 appartamenti

Case Aler di via Carlo Porta

Case Aler di via Carlo Porta

Legnano, 3 luglio 2024 – Case Aler di via Porta, è arrivato il momento della firma dei contratti: proprio quando, dopo una lunga e ingiustificata attesa, gli assegnatari di questi alloggi Sap in ristrutturazione da un tempo infinito hanno superato il limite della pazienza e stanno intensificando rimostranze e proteste, qualcosa sembra essersi finalmente sbloccato.

Dopo che nel corso del 2024 era stata più volte l’assessore ai Servizi sociali e vicesindaco, Anna Pavan, a fare pressione perché si arrivasse a una soluzione, secondo le ultime indicazioni arrivate agli uffici di Palazzo Malinverni a partire da domani Aler inizierà a sottoporre la firma della stipula dei contratti agli assegnatari in attesa ormai dalla fine del 2023. Un atto che, se tutto andrà come previsto, dovrebbe - il condizionale, considerati i precedenti, è sempre d’obbligo - portare rapidamente alla conclusione dell’iter e, in poche settimane, a vedere lo stabile finalmente animato dagli inquilini.

Gli oltre 60 appartamenti Aler di via Porta 114, infatti, erano già stati assegnati ad altrettante famiglie con l’ultimo bando disponibile a fine 2023 perché la fine lavori era stata annunciata come certa: famiglie illuse e rimaste poi in attesa perché di mese in mese era stato loro comunicato un nuovo ritardo, determinato da particolari che avevano spostato in là nel tempo l’effettiva abitabilità. È questo era stato solo l’ultimo capitolo di una vicenda vecchia di vent’anni: nei primi anni Duemila si decise di mettere mano agli alloggi risalenti agli anni Trenta. Il cantiere era stato aperto nel 2003 ma ben presto tutto si era fermato in concomitanza con i primi problemi dell’impresa incaricata dei lavori.

Abbandonato e in attesa del subentro di una nuova impresa, l’edificio era stato impropriamente abitato diventando anche un luogo di spaccio di droga, tanto che nel 2015 l’Amministrazione di Alberto Centinaio era intervenuta con alcune ordinanze mirate a chiuderne gli accessi. I lavori erano poi stati rifinanziati ed erano ripartiti fino alla conclusione annunciata a fine 2023. Con la stipula e la firma dei contratti con gli assegnatari, finalmente, questo lungo iter potrebbe trovare una conclusione.