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Magenta, carte di credito clonate dal benzinaio: cinque arresti

La banda manometteva i pos di un distributore di carburante e poi usava dei prestanome, che riforniva di droga, per prelevare il denaro contante

Carta di credito, pagamento pos: foto generica

Magenta (Milano), 13 aprile 2016 - Manomettevano le colonnine self service, ovvero i pos, di un distributore di carburante di Magenta in modo da riuscire a clonare le carte di credito dei clienti. Proprio per questo sono stati bloccati e arrestati Francesco Leonardo, 64 anni, Barbara Esposito, 41, Nonzio Mozzillo, 37, Maurizio Laurenti, 41, e Angelo Pastiglia, 37 anni, tutti imparentati fra loro. Una vera organizzazione criminale famigliare, capeggiata dall'ex camorrista trasferito in Lombardia e sorvegliato speciale Francesco Leonardo. Il gruppo aveva escogitato un sistema per copiare la banda magnetica di ogni carta di credito, che veniva poi trasferita su schede bianche. A quel punto si procedeva al trasferimento di denaro su altre carte intestate a prestanome incensurati che incassavano i contanti.

Il giro era quindi concluso? No, perché i soldi servivano per comprare droga per il traffico. In sostanza la droga veniva usata come merce di scambio per convincere i prestanome ad esercitare questo ruolo. Gli agenti hanno scoperto che lo spaccio di droga avveniva all'interno di un palazzo di viale Suzzani a Milano usando come corrieri anche madre con bambino nel passeggino. Ora l'intero giro è stato scoperto dalle forze dell'ordine.