DAVIDE GERVASI
Cronaca

Rifiuta la grossa ricompensa per aver ritrovato il cagnolino smarrito a causa dei botti

Ago si era smarrito la notte di Capodanno. I suoi padroni avevano offerto un notevole riconoscimento economico a chi fosse riuscito a trovarlo, ma chi lo ha rinvenuto in strada e salvato non ha poi voluto neppure un centesimo

Il bellissimo cagnolino di nome Ago

Parabiago, 4 gennaio 2016 - Ha suscitato molto interesse - e anche qualche polemica - la vicenda a lieto fine del bellissimo cagnolino di nome Ago che era scomparso dalla sua casa di Ravello, intorno alla mezzanotte del 31 dicembre, a causa dei botti, per poi finalmente riabbracciare ieri sera la sua famiglia che lo cercava disperatamente da tre giorni e che aveva garantito anche una grossa ricompensa a chi fosse riuscito a trovarlo. Ma chi lo ha rinvenuto mentre vagava sul ciglio di una strada trafficata, ha preferito alla fine non accettare alcun riconoscimento economico: "Non mi è sembrato giusto ricevere neppure un centesimo - ha riferito Nicky, la donna che ieri pomeriggio ha contattato i suoi legittimi proprietari dando loro la lieta notizia -. Ho anche io ho due cagnolini, e pure un gatto, e conosco la sofferenza che si può provare in queste situazioni. Ho infatti smarrito anche un cane due anni fa, di nome Chanel, e purtroppo non l'ho mai più ritrovata".

Tantissimi i complimenti che ha ricevuto la signora, anche dalla stessa proprietaria, ma qualcuno (pochi per dire il vero) hanno sollevato qualche perplessità sul fatto che la donna non abbia fatto subito il possibile per rintracciare e contattare la famiglia di Ago attraverso il microchip: "Ho trovato questo stupendo piccolino intorno alle 3.30 di notte del primo gennaio sul viale Volloresi - aggiunge la donna -. Era un pezzo di ghiaccio. Tremava tutto ed era spaventatissimo. Rischiava di essere investito da un'auto da un momento all'altro. Io, mio marito e mia figlia di dieci anni lo abbiamo preso con noi e portato subito a casa. Lo abbiamo coccolato, tranquillizzato, accudito e fatto giocare con i nostri cagnolini con cui ha fatto amicizia, in modo che potesse riprendersi per il meglio e superare il trauma subìto. Essendo giornate di feste e avendo avuto degli impegni, non siamo riusciti a portarlo da un veterinario, ma non avevo certo alcuna intenzione di tenerlo. Appena poi mi è stato possibile collegarmi a internet, ho letto gli appelli pubblicati on line e così ho immediatamente contattato la sua famiglia, senza poi - ripeto - accettare alcuna ricompensa".