SILVIA VIGNATI
Cronaca

Da Legnano alla Germania, Angelo Bocchieri fa le scarpe a tutti

Il calzolaio di corso Garibaldi parteciperà a una gara in Germania

Il calzolaio Angelo Bocchieri

Legnano (Milano), 4 ottobre 2018 - Un sopralluogo l'aveva già fatto nel 2016. Ora ha deciso che ci tornerà, ma in veste di partecipante. Angelo Bocchieri si sta già dando da fare per la Competizione internazionale di abilità nel settore calzaturiero, che si terrà a Wiesbaden, Germania, il 23 e 24 marzo 2019, organizzata dall'Associazione dei Maestri calzolai tedeschi. Bocchieri, calzolaio di corso Garibaldi 139, la passione per le scarpe fatte a mano ce l'ha nel dna e nell'albero genealogico. "Mio nonno era calzolaio a Gela già nel 1918, ha avuto la medaglia d'oro per mezzo secolo d'attività. Mio padre ha fatto il calzolaio, esperto in mocassini tubolari. Mia madre era orlatrice".  Quarantanove anni, una casa a Cerro Maggiore, sposato e padre di due figli, Bocchieri ha deciso di seguire le loro orme. "Ho fatto la scuola triennale di modellista a Parabiago, e tanto ho imparato sul campo, osservando il nonno e i genitori. L'esperienza si costruisce sugli errori e sulla collaborazione con gli altri artigiani".  Nel suo negozio ripara scarpe, borse, cinture, portafogli, borselli. Duplica chiavi. E si dedica al grande amore: la scarpa fatta a mano. Ma c'è richiesta, assediati come siamo dai centri commerciali e dalle lusinghe degli sconti?  "A Milano sicuramente di più, ma comunque si lavora. Diciamo che al mese realizzo una decina di calzature su misura. Un prodotto unico, dal disegno alla fabbricazione. Scegliendo pellami di prima qualità. Perché c'è il cuoio da 5 euro al chilogrammo e quello da 40 euro. Nella scarpa fatta a mano si sceglie sempre il migliore. Avete mai visto un uomo in giacca e cravatta firmate, con le scarpe dal tacco sbeccato e la punta consunta e magari impolverata? Non sarà mai elegante. Invece una scarpa curata può valorizzare anche un abito modesto".

Perché ha deciso di partecipare alla competizione tedesca e cosa farà?

"Perché voglio confrontarmi con colleghi di tutto il mondo, lo scambio fra culture diverse è fondamentale. La gara si articola in due ambiti. Il primo è la creazione di scarpe su misura per uomo o donna. Realizzate dalla A alla Z, devono essere indossabili, e coniugare estetica e ricercatezza del lavoro artigianale. Il secondo ambito è la riparazione di scarpe usate. Ogni paio di scarpe inviate deve essere formato da una scarpa completamente riparata (suola, tacco) e da una non riparata".

Cosa si vince?

"Medaglie d'oro, argento e bronzo. Oppure un certificato di partecipazione".

Bocchieri, non è nuovo ai soggiorni di lavoro all'estero.

"Tre anni fa sono stato cinque giorni da Londra da Harrods, per conto di un brand milanese, a mostrare dal vivo come si fabbrica una scarpa. Quello che ho guadagnato l'ho poi speso tutto in regali".

E dopo il grande magazzino londinese e la giuria tedesca, quale sarà la prossima tappa?

"Mi piacerebbe fare il Cammino di Santiago".