Legnano, lite nella notte: si cala dal balcone e muore

L’incidente in un appartamento delle case popolari di via Carlo Porta: a perdere la vita è un tunisino di 46 anni

La palazzine Aler di via Carlo Porta a Legnano

La palazzine Aler di via Carlo Porta a Legnano

Legnano (Milano) - Un tunisino di 46 anni è precipitato dal terzo piano di una palazzina Aler in via Carlo Porta. È giallo nel quartiere di Legnano, fra i più degradati della città, dove nella notte fra mercoledì e giovedì il maghrebino è caduto da una altezza di circa dieci metri ed è morto sul colpo. Al momento, quanto raccolto dalle forze dell’ordine, è legato alla testimonianza dei residenti che hanno spiegato di aver sentito urlare e litigare, ma senza accennare ai protagonisti della rissa. Per terra, all’interno di una palazzina, è rimasto un estintore il cui contenuto è stato completamente sparso per terra lungo le scale. Da una prima ricostruzione dei fatti, il tunisino avrebbe cercato di entrare nell’appartamento assieme ad altri due o tre connazionali. Gli sarebbe però stato impedito l’accesso dall’inquilino. Da qui la rissa, subito degenerata. Mentre due uomini del gruppo scappavano per le scale, il tunisino – molto probabilmente in stato psicofisico alterato – avrebbe cercato di calarsi dal balcone precipitando.

"Qui è il Far west e quanto accaduto prima o poi doveva succedere. La sera e soprattutto la notte, qui succede di tutto con litigi fra persone di diverse nazionalità che alzano il gomito e poi vengono alle mani. Per non parlare dello spaccio e delle persone che ti affrontano chiedendoti soldi" spiega uno dei residenti. "Ci sono personaggi loschi che è meglio non incontrare con lo sguardo altrimenti sono guai. Abbiamo denunciato più volte quanto accade alle forze dell’ordine che purtroppo abbiamo visto stanotte quando è successo questo incidente, ma che da questi parti non si vedono mai. Abbiamo spiegato anche ad Aler quanto si verifica ogni giorno, ma l’amministrazione pubblica è completamente assente". Qualche settimana fa qualcuno aveva abbandonato diversi mobili davanti all’ingresso di una scala fra gli spazi comuni. Per terra ci sono sempre tracce di bivacchi notturni, con persone di altre zone di Legnano che vengono qui per comprare droga e poi sballarsi. Si indaga quindi in questa direzione, fra gli sbandati che hanno eletto a zona franca questa parte di Legnano diventata, purtroppo, uno dei quartieri più difficili da punto di vista della convivenza civile fra le persone, fra urla, risse e schiamazzi fino a tarda notte. La pandemia ha fatto poi il resto, con la chiusura delle attività commerciali e mancanza di un presidio sociale: negozi serrati per sempre, sporcizia, tanto degrado per la strada. Lo scorso settembre in via Carlo Porta si erano verificati ripetuti atti vandalici ai danni delle auto parcheggiate in strada.