LUCA DI FALCO
Cronaca

Morto a 19 anni per un'influenza, Legnano ricorda Bonfiglio

Antonio Bonfiglio era una delle più grandi promesse del tennis mondiale, quando un'influenza degenerata in polmonite lo ha ucciso. Adesso la città gli ha dedicato i propri campi da tennis

Antonio Bonfiglio

Legnano (Milano), 12 giugno 2016 - Ogni anno a Milano le migliori giovani promesse internazionali del tennis si sfidano sotto il suo nome, d’ora in avanti anche la sua città lo ricorda degnamente con affetto nei campi comunali ex Tosi di via Cairoli. Antonio Bonfiglio, è stato un talento puro del tennis mondiale scomparso a 19 anni per un’influenza degenerata poi in polmonite e ieri mattina Legnano ha voluto finalmente rendergli onore con un’intitolazione doverosa. Tutto è nato da un’idea dell’ingegner Pier Luigi Dell’Acqua che ha voluto che venisse riscoperta la figura di questo straordinario campione sportivo nostro concittadino illustre, capace di aggiudicarsi singolo e doppio alla Coppa Bivort a Parigi nel dicembre del 1958, in quello che allora era considerato un campionato europeo juniores. Ad assistere alla cerimonia con tanto di inaugurazione di una lapide e con diversi cimeli che saranno custoditi presso il locale Tc Tosi Alles 1911 del maestro Marco Dedè la nipote della mamma di Bonfiglio, Giuseppina Gornati e la cugina Marisa Bonfiglio. «Non si finisce mai di scoprire quante eccellenze e storie gloriose come quella di Bonfiglio ci siano in una città così ricca di personaggi e capacità in ogni campo di attività come la nostra» ha dichiarato il sindaco Alberto Centinaio intervenendo all’inaugurazione.

L'assessore allo Sport, Maurizio Tripodi, ha sottolineato come Bonfiglio possa essere da modello ed esempio alle giovani generazioni legnanesi odierne. «Con questa cerimonia –ha detto - e il ricordo dell’esperienza umana e dei successi di Antonio Bonfiglio vogliamo legare questo centro sportivo di via Cairoli ad un esempio positivo di uomo e di atleta. In quegli anni poter praticare attività sportiva era sicuramente un privilegio,tuttavia stava già diffondendosi l’idea che lo sport fosse un elemento importante nella crescita fisica e morale dei giovani e che anche attraverso di essi si potessero superare le rovine morali e materiali della guerra».

Dopo il commosso ricordo di Paolo Bodo con cui Bonfiglio giocò e vinse a Parigi e il saluto di Enrico Cerutti, presidente del Tc Bonacossa, che ospita ogni anno a maggio il torneo Bonfiglio, il maestro Dedè ha lanciato un’ottima idea: «Prometto che mi impegnerò nell’organizzare un trofeo Bonfiglio per tennisti seniors e magari come tennista veterano di provarlo anche a vincerlo nella sua prima edizione. Lo faremo in questa struttura da oggi dedicata alla memoria di un grande campione, di un giovane ricco di talento».