FABRIZIO VALENTI
Cronaca

Magenta ricorda la Battaglia: oltre cento figuranti in uniformi storiche

Hanno raccontato il 4 giugno 1859

Alcune fasi della 24esima rievocazione storica della Battaglia di Magenta (Studiosally)

Magenta (Milano), 4 giugno 2018 - Oltre cento figuranti in campo per ricreare in piazza Liberazione l’atmosfera di quel 4 giugno 1859. Nel pomeriggio di ieri è stata rappresentata la 24esima edizione della rievocazione storica della Seconda guerra d’indipendenza, con la Battaglia di Magenta tappa fondamentale verso l’unità d’Italia. Le celebrazioni che hanno portato in città migliaia di persone, quest’anno hanno visto molto forte il collegamento tra la battaglia risorgimentale e la Prima guerra mondiale, il tutto inserito all’interno del progetto triennale coordinato dalla Pro Loco cittadina «Da Casa Giacobbe a Vittorio Veneto. I Magentini dall’Unità alla Grande Guerra» che si concluderà a novembre in occasione del centenario della Prima guerra mondiale e che ha visto ieri l’inaugurazione di una mostra di cimeli ospitata in Casa Giacobbe.

In mattinata il lungo corteo con le autorità civili, militari e religiose e i gruppi di rievocazione storica. Un serpentone partito da via Mazzini ha attraversato il centro storico per arrivare all’Ossario dei caduti dove il prevosto don Giuseppe Marinoni ha celebrato la a messa. Numerosi gli ospiti istituzionali. Dai Consoli di Francia, d’Austria e Ungheria, al sindaco della Ville de Magenta, cittadina della regione dello Champagne gemellata con Magenta, a diversi primi cittadini del territorio ed esponenti politici. Molti bambini con le famiglie, appassionati nel vedere sfilare i gruppi storici e, ovviamente, i fanti piumati, a cominciare dalla Fanfara in congedo ‘Nino Garavaglia’ di Magenta. Tra le novità di quest’anno l’accompagnamento della banda musicale dei Vigili del Fuoco che ha aperto la rievocazione del pomeriggio, con le fasi principali degli scontri raccontanti da Pietro Pierrettori, presidente della Pro Loco, con il comandante di campo Antonello Rota, del Carosello storico tre leoni di Somma Lombardo a coordinare le operazioni. Uno spettacolo con gruppi di rievocatori giunti anche da molto lontano come ‘Les Arquebusier de l’Est Aubure’, una presenza quella dei transalpini oramai diventata fissa. In serata i festeggiamenti sono proseguiti con il concerto della Fanfara ‘Nino Garavaglia’.