Assassinio a colpi di fucile Anche i Ris indagano sul caso

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GAMBOLÒ (Pavia)

Saranno i carabinieri del Ris di Parma ad effettuare una serie di accertamenti irripetibili, disposti dalla Procura della Repubblica di Pavia, in relazione all’omicidio di Thomas Achille Mastrandrea, l’uomo di 42 anni ucciso lo scorso 5 giugno con due colpi di fucile esplosi da distanza ravvicinata da Giovanni Vezzoli, 85 anni, pensionato di Gambolò in via Cascina Nuova Litta. La vittima era il figlio della bandante della figlia del suo assassino.

Il pensionato aveva sparato, forse al culmine di una lite, con l’arma che deteneva regolarmente. Per fare luce sui diversi aspetti ancora non chiari della vicenda.

Thomas Achille Mastrandrea, oltre alla madre, ha lasciato la moglie Giusy, 45 anni, seriamente malata e due figli avuti da un precedente matrimonio. Il sostituto procuratore della Repubblica di Pavia, Diletta Balduzzi, ha ritenuto di procedere ad ulteriori accertamenti delegandoli al Ris di Parma e che inizieranno giovedì prossimo.

Ai tecnici è stato chiesto di stabilire gli aspetti balistici dell’accaduto, anche in considerazione dell’esame del corpo della vittima e della presenza di residui di polvere da sparo, con particolare riferimento alla posizione dei due soggetti al momenti degli spari e alla distanza che li separava.

A comunicare la novità sono stati i legali della moglie e della madre di Thomas Achille Mastrandrea.

"L’auspicio – hanno aggiunto – è che una volta compiuti gli accertamenti la salma possa essere restituita alla famiglia e venga finalmente concesso il nulla osta, a quasi due mesi dai fatti, per procedere alla celebrazione dei funerali". Giovanni Vezzoli, nonostante l’età, al momento di trova recluso nel carcere di Pavia.

Umberto Zanichelli