PAOLO MATTELLI
Cronaca

Addio all’asilo degli orrori a San Giorgio su Legnano: via libera alla demolizione ma la città non dimentica

Una decina di anni fa la struttura balzò alla cronaca. Grazie a telecamere nascoste vennero alla luce maltrattamenti ai bimbi

Nel nido i bimbi venivano zittiti con un cerotto sulla bocca e costretti a magiare il cibo che avevano sputato

Nel nido i bimbi venivano zittiti con un cerotto sulla bocca e costretti a magiare il cibo che avevano sputato

San Giorgio su Legnano (Milano), 23 novembre 2024 –  Termina sotto un cumulo di macerie la triste vicenda dell’asilo degli orrori di San Giorgio su Legnano. In questi giorni le ruspe dell’impresa Cassavia di Canegrate stanno procedendo alla demolizione delle aule e di tutta la struttura che nel 2014 balzò alla ribalta delle cronache come il luogo dove bambini inermi venivano maltrattati in quello che doveva invece essere un asilo nido realizzato a loro misura.

I fatti risalgono ad una decina di anni fa, quando alcune famiglie vennero convocate nella caserma dei Carabinieri di Legnano per visionare le riprese delle microcamere posizionate in gran segreto dai Nas ad insaputa dei titolari della struttura di via Roma. Ai loro occhi si presentarono scene agghiaccianti di maltrattamenti e sevizie sugli inermi ospiti dell’asilo nido privato.

Per la direttrice T.T allora quarantenne scattarono gli arresti domiciliari il 10 maggio dello stesso anno a cui segui nel giro di poco tempo il patteggiamento della pena a tre anni e tre mesi con un risarcimento di 12 mila euro per ciascuna delle vittime. Da allora la struttura venne chiusa e rimase come uno spettro intriso di brutti ricordi per tutti i cittadini di San Giorgio su Legnano.

Adesso le ruspe pongono fine anche al ricordo di quel luogo dove i piccoli di età compresa tra 1 e 3 anni venivano zittiti addirittura con un cerotto sulla bocca e costretti a magiare il cibo che avevano sputato. Qualcuno passando scrolla la testa e ricorda ancora quei giorni. “Mia figlia frequentava l’asilo – racconta F.C. – Per lei entrare in quel luogo era un’angoscia piuttosto che una gioia. Noi genitori non riuscivamo a spiegarci le regioni di questo atteggiamento che era decisamente anomalo. Dopo l’incontro con le forze dell’ordine però capimmo tutto. Ora è veramente finita, non esiste più nemmeno il ricordo fisico di quanto succedeva in quelle aule dove giochi e canti si alternavano con urla e spintoni nei confronti dei nostri piccoli”. Una volta spianata l’area sorgerà, con ogni probabilità, una residenza privata.

Di quel ricordo ormai vecchio di dieci anni che soltanto ora torna alla memoria dei cittadini di San Giorgio su Legnano per l’arrivo delle ruspe, rimane il monito di un tristissimo evento che invita famiglie e comunità a mantenere alta la vigilanza su ciò che accade attorno a noi.