
Sgombero all'ex Artea
Parabiago (Milano), 4 ottobre 2019 - Un capannone pieno zeppo di rifiuti di ogni genere. Lo sgombero nell’ex Artea di Parabiago Ha fatto emergere in tutta la sua drammaticità le condizioni incredibili in cui versa la fabbrica abbandonata di San Lorenzo di Parabiago. Diversi gli agenti della polizia locale impegnati nel blitz all’interno della ditta dove soggiornavano da tempo ben otto persone, tutte comunitarie e tutte di nazionalità romena, fra cui diversi bambini. Le persone che erano all’interno di alcuni caseggiati, sono state allontanate dalla zona. Presente sul posto anche il sindaco di Parabiago Raffaele Cucchi ed il curatore fallimentare dell’intera area dell’azienda di tessuti speciali. «È l’ennesimo blitz concordato con il curatore fallimentare e credo non sarà neppure l’ultimo – spiega il primo cittadino parabiaghese –. Questo perchè l’area è comunque vulnerabile e diversi caseggiati sono coperti e offrono un riparo a queste persone che entrano in zona ed iniziano a viverci. È così da anni». Non sembra che il curatore fallimentare si sia deciso ad interventi mirati per impedire l’entrata di questi disperati. L’unico intervento, in accordo col Comune, è stata la pulizia dei capannoni, ridotti in uno stato pietoso. Tonnellate di immondizia sparsa ovunque e di ogni genere e specie. «Nei giorni scorsi ci avevano comunicato che all’interno dell’area c’erano furgoni che scaricavano rifiuti. Così siamo intervenuti dopo aver sentito la proprietà – spiega il sindaco –. La condizione è davvero drammatica». Ormai non si contano più gli sgomberi effettuati all’interno dell’ex Artea negli anni, ad iniziare dal 2012. Sgomberi che non hanno mai portato ad una soluzione, se non temporanea. Affacciata sul Sempione, la zona sembra essere destinata ad un destino commerciale, ma la crisi della grande distribuzione ed i costi eccessivi per la bonifica, hanno finora scoraggiato gli investitori. Adesso l’enorme distesa di capannoni porta con sè topi e rifiuti di ogni genere, oltre alla presenza di persone poco raccomandabili.