
Davide Rusconi abita a Casargo Il 3 luglio 2006 è precipitato all’interno di un cantiere dopo faceva l’apprendista Non aveva elemetto né imbraco e non aveva mai ricevuto un addestramento
Casargo (Lecco) – Davide l’altro giorno ha compiuto 40 anni. Da quasi 19 è in sedia a rotelle, dopo essere caduto da un ponteggio in un cantiere edile. Per Davide Rusconi, che abita a Casargo, la Festa dei lavoratori che dal 1887 si celebra in tutto il mondo è quindi quanto mai attuale.
Cosa è successo?
“Era il 3 luglio 2006. Ero un apprendista. Stavamo smontando un ponteggio. Non avevo elmetto, imbracatura, non ero mai stato addestrato, mi avevano dato solo le scarpe antifortunistiche. Mancavano le protezione laterali. Ho perso l’equilibrio, mi sono aggrappato ad una ringhiera che però era fissata male e mi è rimasta in mano. Sono caduto all’indietro da un’altezza di tre metri. Sono caduto di schiena e mi è precipitata addosso pure la ringhiera”.
Quando ha realizzato la gravita della situazione?
“Subito. Ero spezzato in due, non sentivo né muovevo più le gambe, che erano da un’altra parte rispetto a tutto il resto del corpo, come se non fossero le mie. Ho immediatamente compreso che probabilmente non sarei mai tornato a camminare”.
Cosa hai provato?
“All’inizio tanta rabbia. In alcuni momenti è stata dura. Guadavo la carrozzina, mi commiseravo, mi chiedevo come sarebbe stata la mia esistenza senza quell’infortunio. Ma ho reagito. Penso positivo: ho mantenuto l’uso di tutta la parte superiore del corpo. Ho imparato a godermi la vita per come è, giorno per giorno”.
È stato risarcito per quanto ti è capitato?
“Solo in minima parte. Dopo un lungo contenzioso legale, nel 2017 i giudici mi hanno riconosciuto un indennizzo di poco superiore ai 700mila euro, ma ne ho ricevuti una minima parte. Gli altri non mi sono mai stati pagati, perché l’impresa per cui lavoravo è fallita. Avrei dovuto proseguire la vertenza legale, ma ho lasciato perdere, non ne sarebbe valsa la pena”.
Per lei è importante il Primo maggio?
“Sì, c’è ancora tanto da fare per i lavoratori, soprattutto per la sicurezza, che non esiste, nonostante le leggi, perché non vengono fatte rispettare. Inoltre ci sono un sacco di scappatoie per eluderle. Ci vogliono pure più garanzie e certezze per i lavoratori in caso di infortuni”.