Magenta: perde carta d’identità, va a denunciarlo e finisce in manette per evasione

Era in sorveglianza speciale dopo aver scontato una pena e non poteva uscire dal comune di residenza

Un arresto da parte dei carabinieri (archivio)

Un arresto da parte dei carabinieri (archivio)

Magenta, 7 gennaio 2019 - Lui è un 30enne, senza lavoro, si mantiene facendo il ladro, piccoli furti, piccolo cabotaggio. Succede che perde la carta d’identità, decide di denunciare lo smarrimento, quindi va all’ufficio anagrafe del suo paese, Marcallo. Gli impiegati dell’ufficio gli spiegano che prima di avere la nuova carta d’identità deve andare dai carabinieri e fare la denuncia, solo in un momento successivo, con la copia della denuncia in mano potranno stampargli nuovamente il documento. I ladro - in evidente buona fede - va alla stazione dei carabinieri più vicina, quella di Magenta, che dista da Marcallo appena un chilometro, si tratta però di due comuni diversi.

Spiega quanto gli è successo ai carabinieri che raccolgono la deuncia di smarrimento e poi lo ammanettano. L’uomo, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, aveva appena finito di scontare la sua pena, ma era in sorveglianza speciale e per rifare la carta d’identità, uscendo dal suo comune di residenza ha violato gli obblighi di dimora. I carabinieri sono stati inflessibili nonostante avesse già scontato la sua pena.