PAOLO GIROTTI
Cronaca

Aree Franco Tosi è scontro. Il diktat dei consiglieri: commissione città futura

La polemica è nata dopo il contrasto a distanza sul tema tra il patron della nuova fabbrica, Alberto Presezzi, e il sindaco di Legnano, Radice.

Aree Franco Tosi è scontro. Il diktat dei consiglieri: commissione città futura

La richiesta di una commissione dedicata alla Franco Tosi è stata respinta? Poco male, i consiglieri comunali che l’avevano presentata hanno infatti deciso di presentarne un’altra con richiami espliciti al regolamento del consiglio comunale, così da tenere in primo piano una questione ritenuta di grande importanza per il futuro della città. Accantonata, per il momento, la questione ex Manifattura a tenere banco nelle polemiche che sono nate in relazione alle previsioni del nuovo piano di governo del territorio è ora la vicenda legata al futuro delle aree Franco Tosi, nata dopo il contrasto "a distanza" tra il patron della nuova Tosi, Alberto Presezzi, e il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice: Presezzi aveva visto nelle indicazioni del Pgt per le aree da lui possedute un freno alla possibile espansione dell’azienda, mentre il sindaco aveva risposto definendo queste dichiarazioni un ricatto.

Da qui la decisione di alcuni consiglieri di richiedere una commissione "Città futura" dedicata, alla quale invitare anche lo stesso Presezzi o un suo rappresentante. La richiesta di convocazione, però, è stata respinta dalla presidente della commissione, Sara Borgio, dopo la richiesta di un parere alla segretaria comunale. "Il sindaco è sicuramente molto imbarazzato e in evidenti gravi difficoltà, ma non può in alcun modo essere giustificato il rifiuto di convocazione comunicato dalla sua fedele e zelante presidente della commissione – è stata la reazione di Franco Brumana, uno dei consiglieri firmatari della richiesta -. Dopo aver tentato di far credere che la Tosi non avesse mai presentato le due osservazioni con la richiesta di revoca delle disposizioni vessatorie ed ostili del PGT è stato smentito dalla pubblicazione di documenti incontrovertibili. Ora vuole che della aggressione urbanistica alla più importante fabbrica della città se ne parli il meno possibile prima del consiglio comunale non ancora fissato, dove comunque la Tosi non potrà intervenire e il confronto tra i consiglieri sarà limitato a brevi interventi del tutto inadeguati a un tema così importante. Comunque anche se censure al testo della istanza di convocazione sono dal tutto infondate e pretestuose, riproporremo un’altra richiesta con un richiamo esplicito al regolamento del consiglio comunale. Chissà se si inventeranno qualche altro espediente".