Apertura del Palio 2021 "Simbolo di ripartenza"

Il sindaco di Legnano Radice: "La nostra forza deriva dalla capacità di tramandare tradizioni e valori"

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Con la traslazione del Crocione di Ariberto d’Intimiano l’edizione di quest’anno del Palio è stata ufficialmente aperta.

L’atmosfera domenica non era quella solita – del resto, siamo anche in un periodo differente dal solito, luglio e non a maggio – ma la voglia di ricominciare e di portare il Palio nuovamente in città è tanta e a modo suo la cerimonia è stata parecchio emozionante.

Dalla chiesa di San Domenico la croce è tornata nella basilica di San Magno per restarvi fino a domenica 26 settembre.

Solo allora sarà consegnata nelle mani del capitano di una delle otto contrade, quella vincente. Domenica è stata anche la prima volta ufficiale per il sindaco Lorenzo Radice, in qualità di supremo magistrato del Palio.

Con lui ad attendere in San Magno la croce simbolo del Palio anche il presidente della Famiglia Legnanese, Gianfranco Bononi, il cavaliere del Carroccio Riccardo Ciapparelli, il gran maestro Giuseppe La Rocca e le reggenze delle sette contrade: l’ottava, San Domenico, ha scortato la croce in biancoverde fino alla basilica.

"Abbiamo dovuto avere pazienza – ha detto il sindaco e supremo magistrato Lorenzo Radice – ma la pazienza è una virtù. Dobbiamo averne ancora ed essere prudenti, perché la ripartenza avvenga nel rispetto assoluto delle regole dettate dalle istituzioni sanitarie.

Siamo tutti molto stanchi e abbiamo voglia di ricominciare, è vero, ma la nostra forza deriva dalla nostra capacità di tramandare le tradizioni e i valori anche in mezzo alle difficoltà.

Per questo siamo qui oggi: per fare il Palio. E che sia il migliore possibile per una vera e propria ripartenza".

Camilla Garavaglia