Corbetta, morto Ambrogio Penati: addio al re dei televisori

E' stato per decenni il simbolo di una imprenditoria che ha saputo essere al passo con le esigenze di un’epoca

Ambrogio Penati

Ambrogio Penati

Corbetta (Milano) - Ambrogio Penati, scomparso nei giorni scorsi, è stato per decenni il simbolo di una imprenditoria che ha saputo essere al passo con le esigenze di un’epoca. Nello specifico quella del boom elettronico protagonista degli ultimi decenni del secolo scorso, quando nelle case cominciavano ad entrare i primi elettrodomestici, gli apparecchi Hi-Fi, i dischi, uno o più televisori. Ambrogio Penati, nato a Milano nel 1934, aveva iniziato con un negozio in città per poi guadagnarsi una grande vetrina di lusso lungo la Padana Superiore.

Un’ampia esposizione, un punto vendita che dagli anni Ottanta è diventato di riferimento non solo per i magentini. C’era di tutto, a prezzi concorrenziali. Ben presto l’intraprendenza di Penati l’ha portato ad aprire, uno dopo l’altro, tanti punti vendita a Milano, Cesano Boscone, Abbiategrasso, Pavia, Vigevano, Busto Arsizio. Uno anche oltre Ticino, a Novara. Arrivando a dare occupazione a 120 persone. Poi nel 2007 la cessione di tutti questi punti vendita a Dps Group, il gruppo milanese che prima del fallimento (del 2018) deteneva oltre 40 negozi in tutta Italia col marchio Trony.