Al Grassi la protesta dei liceali "Più attenzioni alle nostre richieste"

Il comitato studentesco ha annunciato una manifestazione davanti alla sede dello Scientifico in via Croce. Tra i nodi: le attività extracurriculari, l’assenza di bar e macchinette, l’impossibilità di pranzare a scuola.

Al Grassi la protesta dei liceali  "Più attenzioni alle nostre richieste"

Al Grassi la protesta dei liceali "Più attenzioni alle nostre richieste"

di Sara Giudici

Con una lettera inviata alla presidenza, al collegio docenti, agli studenti e ai genitori, il comitato studentesco del liceo scientifico “Grassi“ ha annunciato l’intenzione di manifestare stamattina davanti alla sede dell’istituto in via Croce. Una decisione che arriva "quasi all’unanimità" dopo un’assemblea del comitato studentesco che si è tenuta martedì.

Nella missiva vengono chiarite anche motivazioni della protesta, che parte dalla gestione delle attività extracurriculari: "È stata determinata senza alcun confronto proficuo con i rappresentanti degli studenti, si è verificato un notevole impoverimento delle possibilità di attività di Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, ndr) con una conseguente ricaduta negativa sull’offerta formativa. Inoltre la direzione scolastica ha dichiarato che eventuali attività Pcto svolte una volta completato il monte ore totale (90) non saranno riconosciute valide. Da ciò consegue preclusione agli studenti di presentare all’esame di Stato eventuali attività svolte ritenute più interessanti per il proprio percorso formativo".

C’è anche un problema legato all’assenza di bar e macchinette: "Tutto è iniziato con la difficile risoluzione del contratto con l’azienda che aveva precedentemente in carico il servizio. A dicembre in consiglio d’istituto è stato disposto un bando di gara a due lotti, rispettivamente per bar e macchinette, con la garanzia di avere il servizio entro e non oltre fine febbraio". Al momento però non ci sono sviluppi a parte la notizia della proposta di un’azienda per il bar.

Un altro aspetto del problema è l’impossibilità di pranzare a scuola in attesa delle attività pomeridiane: "Durante i primi mesi del pentamestre si rende necessario, come ogni anno, che gli studenti con l’obbligo di partecipare ai corsi di recupero si fermino a scuola nell’ora tra la conclusione delle lezioni e l’inizio dei corsi pomeridiani".

La direzione scolastica ha rifiutato la possibilità nel consiglio d’istituto di febbraio malgrado la disponibilità di tre docenti per la vigilanza. Tra le criticità quotidiane c’è quella del cancello posteriore, che dal 21 marzo "non viene più aperto alle 7,30 ma alle 7,50". Dagli studenti arriva la richiesta di maggior trasparenza e attenzione da cui nasce l’idea della protesta per far sentire la propria voce.