
Si dice che la pazienza sia la virtù dei forti, e Simone Finotti (nella foto) giovane dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Via dei Salici“ che raggruppa quattro istituti frequentati da 1.330 studenti, di pazienza e di forza deve averne in quantità. Ancora ieri, primo giorno d’ottobre e diciassettesimo dalla ripresa delle lezioni, Finotti stava aspettando “notizie“ dal ministero dell’Istruzione e dall’Ufficio scolastico regionale. Notizie circa l’arrivo di almeno una parte di quei 40 insegnanti che ancora mancano – alle ex medie Dante Alighieri ma anche alle due primarie Mazzini e Rodari e alla scuola d’infanzia Collodi – per poter marciare finalmente a pieno regime. "Io e i miei docenti abbiamo fatto degli sforzi incredibili per ridisegnare le classi e garantire i distanziamenti. Ci siamo riusciti, abbiamo fatto classi di 18, 19 ragazzi. Ho potuto avvalermi di insegnanti “eroi“ che mi hanno aiutato in questa impresa ma se poi non arrivano gli insegnanti...".
Il caso emblematico è quello delle Dante Alighieri, a cui sono iscritti 450 ragazzi: qui si è passati da 19 classi a 25, ricavando degli spazi dai laboratori e dall’area mensa. Ci sono però ben 25 cattedre vuote: "Non siamo così stati in grado ancora, a differenza delle Mazzini e delle Collodi, a garantire il tempo pieno". Non solo. Resta un’incognita quando sarà possibile applicarlo. La situazione al comprensivo “Via dei Salici“ è aggravata dal fatto che l’istituto ospita 71 ragazzi con varie forme di disabilità, che hanno bisogno degli insegnanti di sostegno. Che non ci sono. In questi giorni a Finotti è arrivata la solidarietà di Franco Brumana e di Carolina Toia. I.A.