CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Il creativo rimasto deluso dall’Ia: "Audio e immagini inutilizzabili. Nessun supporto tecnico diretto"

Angelo Cavalli, di Parabiago, contesta il servizio a pagamento e la continua serie di rassicurazioni mai diventate concrete.

Angelo Cavalli ha sottoscritto un abbonamento per realizzare un video animato con ambientazioni personalizzate e voci realistiche

Angelo Cavalli ha sottoscritto un abbonamento per realizzare un video animato con ambientazioni personalizzate e voci realistiche

Quando l’IA promette di rivoluzionare il modo in cui lavoriamo e creiamo, le aspettative si alzano. Ma cosa succede quando queste promesse vengono disattese? Angelo Cavalli, residente di Parabiago, ha deciso di condividere la propria esperienza con ChatGPT Plus, il servizio a pagamento sviluppato da OpenAI. Attratto dalle potenzialità dell’IA nel settore creativo, Cavalli ha sottoscritto un abbonamento per realizzare un video animato: un breve cartoon con ambientazioni personalizzate e voci realistiche generate artificialmente.

L’obiettivo era semplice e ben definito: fornire i testi, ricevere i file audio e ottenere immagini in stile cartoon pronte per l’animazione. Il tutto con la promessa, da parte dell’assistente virtuale, di consegne rapide, anche nell’arco di un’ora. Le cose però non sono andate come previsto. I file audio ricevuti erano inutilizzabili – in molti casi vuoti o contenenti solo un segnale acustico – mentre le immagini risultavano fuori formato o lontane dallo stile concordato. A complicare la situazione, l’assenza di un supporto tecnico diretto e la continua serie di rassicurazioni mai concretizzate: "Arriveranno a breve", "Entro oggi sarà tutto pronto", frasi ripetute più volte ma senza seguito.

"Il progetto è rimasto fermo per giorni – racconta Cavalli –. Alla fine ho dovuto rivolgermi a servizi esterni. È stato frustrante non tanto per le potenzialità dell’IA, che riconosco straordinarie, quanto per la mancanza di affidabilità del servizio offerto". Il cuore del problema, secondo l’utente, non è tanto nella tecnologia quanto nella gestione del servizio: mancanza di trasparenza, impossibilità di contattare un operatore e nessun canale diretto per risolvere criticità.

Ch.S.