Legnano, ferito con l'acido: "Sara è ancora pericolosa e io voglio giustizia"

Giuseppe Morgante parla così alla vigilia della decisione sulla richiesta di patteggiamento presentata dalla Del Mastro

Sara Del Mastro ha aggredito con l’acido il suo ex fidanzato

Sara Del Mastro ha aggredito con l’acido il suo ex fidanzato

Legnano (Milano), 19 dicembre 2019 - «Voglio ottenere giustizia, i giudici devono rendersi conto di cosa significhi un’aggressione con l’acido. Lei è pericolosa, se esce me la ritrovo sotto casa di nuovo". Sono queste le parole utilizzate da Giuseppe Morgante, il 30enne di Legnano la cui vita è radicalmente cambiata il 7 maggio scorso, quando Sara Del Mastro, 38 anni, gli ha rovesciato addosso un bicchiere pieno di acido perché non aveva accettato la fine della loro breve relazione e continua a perseguitarlo. Questa mattina il Gup di Busto Arsizio deciderà in merito alla richiesta di patteggiamento a cinque anni avanzata da Del Mastro. Morgante, che oggi alle 12 sarà presente in aula, per tramite del suo avvocato Domenico Musicco, si è opposto al patteggiamento presentando una memoria già depositata. La Procura di Busto Arsizio ha dato parere positivo al patteggiamento, per il legale del 30 enne un percorso giudiziario "inconcepibile, data la gravità dell’accaduto". L’avvocato Musicco ha poi precisato "ribadisco non sia stata contestata la premeditazione, assurdo in un caso del genere", e inoltre, "il patteggiamento è subordinato a un risarcimento del danno, nessuna proposta risarcitoria ci è mai pervenuta".

Giuseppe, da quel 7 maggio, ha poi dovuto affrontare una lunga e laboriosa riabilitazione, fatta di interventi chirurgici e di un lavoro psicologico necessario a fare pace con la nuova immagine di sé, a seguito di quella brutale aggressione. Quella sera - dopo che da settimane ormai Giuseppe faceva i conti con i pedinamenti e gli appostamenti continui di Sara Del Mastro – di ritorno da una giornata di lavoro l’ha trovata sotto casa sua. Questione di attimi, lei gli ha chiesto di avvicinarsi al finestrino della sua auto per l’ennesimo chiarimento e, quando lui si è sporto verso l’abitacolo, la donna gli ha lanciato addosso un bicchiere con il liquido corrosivo, che lo ha colpito al volto e al petto. Immediati i soccorsi da parte del fratello che, affacciato alla finestra, ha praticamente assistito in diretta a quanto accaduto. Quella stessa sera Sara Del Mastro, dopo aver girovagato in auto per circa un’ora nella zona, aveva infine deciso di costituirsi ai carabinieri. La vicenda aveva avuto un’enorme risonanza anche perché , giorni prima, la Del mastro era stata avvicinata da una troupe televisiva “avvisata” del pericolo incombente dallo stesso Giuseppe Morgante.

Nelle scorse settimane il Tribunale di Sorveglianza di Milano aveva deciso che, una volta uscita di prigione (questo provvedimento sarà valido qualsiasi sarà il suo destino processuale), la donna sarà comunque sottoposta a misura di sorveglianza speciale per la durata di un anno e, su richiesta della Questura di Milano, sarà anche sottoposta a “ingiunzione trattamentale”, ovvero sarà obbligata a seguire un "percorso trattamentale di superamento delle distorsioni comportamentali sottostanti ai delitti commessi", in un centro italiano per la promozione della mediazione. Seguita dall’avvocato Pierpaolo Proverbio, la donna ha chiesto il patteggiamento della pena, mentre la parte civile auspica che venga respinto dal Gup e che la 38 enne venga giudicata con rito ordinario, "come dovrebbe essere per casi di tale gravità", ha precisato Musicco. Qualora il patteggiamento venga accordato, il legale ha già annunciato il ricorso in Cassazione.