Abbiategrasso, abusi sulle nipotine: il nonno condannato a 12 anni

L’orrore nel dibattimento: attenzioni morbose sempre taciute anche sulle figlie

Aula del Palazzo di giustizia di Milano

Aula del Palazzo di giustizia di Milano

Abbiategrasso (Milano), 22 febbraio 2020 - Per anni avrebbe abusato delle due nipotine. Il nonno-orco, oggi 75enne, è stato condannato a dodici anni di reclusione in primo grado dal tribunale di Milano, con l’accusa di violenza sessuale. I fatti si sarebbero svolti ad Abbiategrasso tra il 2006 e il 2012, quando le bimbe avevano tra i sei e i dodici anni; ma solo nel 2017 una delle due ragazze – oggi maggiorenni – ha trovato la forza di denunciare le violenze subìte, facendo scattare le indagini.

Dal fascicolo con il capo d’imputazione sono emerse accuse gravissime. Stando alle ricostruzioni degli inquirenti, l’uomo avrebbe costretto le vittime ad assecondare le sue richieste per lo più approfittando del fatto che i genitori erano soliti lasciare le due bimbe in custodia a casa dei nonni. Ma non solo. Durante il processo sono venuti a galla ulteriori particolari raccapriccianti: la zia delle due ragazze abusate, infatti, ha ammesso che in passato l’uomo ha violentato anche lei e la sorella: quest’ultima soffre tutt’ora di problemi psicologici. Lo scenario emerso in sede di giudizio, insomma, è quello di una famiglia nella quale l’indole perversa del nonno ha gravemente segnato diversi componenti.

"Siamo in attesa delle motivazioni della sentenza – ha spiegato Francesco Catania, l’avvocato delle due ragazze – in ogni caso gli elementi emersi danno un quadro oggettivo dell’orrore". Il giudice ha concesso un risarcimento di 115mila euro alle due giovani, soldi che ora dovranno essere usati per aiutare le ragazze a superare il terribile trauma subito. Un trauma che ha avuto pesanti ripercussioni psicologiche sulle vittime fin da subito. Naturalmente nei confronti del nonno-orco sono scattate anche tutte le sanzioni accessorie, tra cui il divieto a vita di frequentare minori. Ora si dovrà attendere gli altri gradi di giudizio ma le possibilità che l’uomo finisca in carcere dipendono anche dal suo stato di salute, che risulta già oggi precario..