
Abbattimenti al Parco del Castello di Legnano, 100 nuovi alberi per restituire dignità all'area verde
Per molti alberi è arrivato il momento degli abbattimenti, un sacrificio obbligato che ha come obiettivo restituire dignità e una forma compiuta al Parco del Castello, la principale area verde della città (certo la più frequentata) dove una recente censimento ha fatto emergere criticità notevoli e uno stato di salute compromesso per un gran numero di piante Partono questa mattina, infatti le operazioni di taglio figlie di quel censimento e in prima battuta gli operai si concentreranno sugli abeti accolti nell’area ubicata immediatamente sulla destra, dopo il cancello dell’ingresso principale. I lavori proseguiranno sul lato strada, per spostarsi poi verso l’interno. Nel censimento le 2.565 piante del Parco sono state esaminate ed è emerso che ci sono intere aree in cui gli alberi sono letteralmente "morti in piedi" che costituiscono un pericolo perché rischiano di collassare da un momento all’altro. E poi ci sono poi esemplari deperiti, probabilmente a causa del caldo record dell’estate scorsa e del protrarsi della siccità. Risultato di tutto questo è la necessità di abbattere un centinaio di alberi non più recuperabili. Durante i lavori ai abbattimento il parco continuerà a essere fruibile e le zone adibite a cantiere, così come già fatto in questi giorni, saranno transennate. Poi entro fine anno si passerà alla messa a dimora delle nuove piante: 100 alberi in tutto, esemplari di 6-7 anni con una circonferenza di 18 -20 cm e un’altezza di 4 metri delle specie farnia, rovere, ontano nero, carpino bianco, frassino maggiore e tiglio, tipiche della pianura lombarda, ma anche piante da frutto quali meli e ciliegi selvatici. I cento nuovi alberi avranno il potere di assimilare 10 tonnellate annue di anidride carbonica e di captare ogni anno una tonnellata di poveri sottili.
Paolo Girotti