Paolo Di Nunno: “Il Lecco ha vinto la B sul campo: la vogliamo, altrimenti mollo tutto”

Il presidente bluceleste annuncia ricorso sulla mancata iscrizione. “E’ un calcio sporco: ammettono società con i debiti ed escludono noi solo perché abbiamo uno stadio piccolo”

Il presidente Paolo Di Nunno festeggia con Luciano Foschi e i tifosi la promozione in serie B al Rigamonti-Ceppi

Il presidente Paolo Di Nunno festeggia con Luciano Foschi e i tifosi la promozione in serie B al Rigamonti-Ceppi

Lecco, 1 luglio 2023 – “Io il campionato l’ho vinto, non me l’hanno regalato e allora, signori, mi dovete dare la serie B. Altrimenti, sapete cosa c’è: mollo tutto, questo calcio è sporco e la smetto di spendere soldi inutilmente”.

Paolo Di Nunno è un fiume in piena il giorno dopo l’annuncio dell’esclusione del Lecco dal prossimo campionato di serie B, una bocciatura arrivata nella tardissima serata di ieri.

Il comunicato ufficiale sul sito ufficiale in cui la Calcio lecco annuncia il ricorso contro l'esclusione dalla serie B
Il comunicato ufficiale sul sito ufficiale in cui la Calcio lecco annuncia il ricorso contro l'esclusione dalla serie B

Per Covisoc e Commissione stadi l’iscrizione dei blucelesti viziata dal problema allo stadio e dalla “perentorietà” del termine dello scorso 20 giugno per poter giocare all'Euganeo di Padova. Vizi di forma e non finanziari, come quelli della Reggina.

Presidente, come si sente?

"Sono stanco e mi sta venendo voglia di lasciare tutto. Mi chiedo che senso abbia giocare se ci tolgono una promozione che abbiamo conquistato con merito sul campo. Che senso ha tuto questo, allora chiudiamo i campionati e andiamo tutti al mare”.

Cosa farete adesso?

"Adesso prenderò un avvocato e chiederò spiegazioni alla Federazione. Mi devono spiegare perché le società pulite come la nostra restano fuori solo perché abbiamo lo stadio piccolo. Non è colpa mia se il Rigamonti-Ceppi non è adatto a fare la serie B e in questa città non si può costruire uno stadio nuovo perché attorno ci sono solo montagne”.

Quindi ci sarà un ricorso?

“Certo, ci costringono a farlo e questo ci costerà almeno 15mila euro più la parcella di un avvocato. Forse pensano che abbiamo tanti soldi da buttare”.

Su cosa punterete?

“Sui tempi strettissimi. I playoff si sono chiusi dieci giorni oltre il previsto per via del ricorso del Siena. Noi abbiamo finito di festeggiare alla mezzanotte di domenica 18 giugno e avevamo due giorni di tempo per presentare tutta la documentazione per l’iscrizione”.

Cosa avete fatto in quelle 48 ore?

“La richiesta alla prefettura di Padova noi l’abbiamo mandata il lunedì’ ma dovete sapere che il prefetto per legge può anche prendersi per rispondere su questioni di ordine pubblico. Io mi sento a posto con la coscienza ma sono molto deluso”.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su