Violenza sulle donne, le ostetriche di Merate raccontano una fiaba finita in tragedia

In un video prestano la loro voce e il loro volto a tutte le "Alice nel paese delle brutte meraviglie" che non ci sono più o non hanno il coraggio di denunciare

Una panchina rossa contro la violenza sulle donne

Una panchina rossa contro la violenza sulle donne

Merate (Lecco), 25 novembre 2022 – Alice nel paese delle brutte meraviglie. Non è una fiaba, è una storia al contrario. A dire il vero non è nemmeno una storia al contrario, perché è tutto vero. Racconta di Alice, una donna che sognava di trascorre la vita con l'amore della sua vita, di sposarsi, di diventare mamma con lui. E con lui ha realmente trascorso la vita, si è veramente sposata, è per davvero diventata mamma. Ma non è stato il sogno d'amore che desiderava: le urla, le sberle, le giustificazioni, le scuse, i lividi, le costole rotte, le bugie raccontate ai medici e agli operatori sanitari del pronto soccorso per il dolore di una verità che non si vuole accettare perché fa male più dei pugni e dei calci, fino al coltello piantato in pancia e alla morte.

A raccontare la storia al contrario che poi è vera di Alice nel paese delle brutte meraviglie sono le ostetriche della Ginecologia dell'ospedale San Leopoldo Mandic per la Giornata internazionale dell'eliminazione della violenza sulle donne. In un video prestano la loro voce e il loro volto a tutte le Alice nel paese delle brutte meraviglie che non hanno voce e non hanno volto, perché non ci sono più, oppure perché non hanno modo di palesarsi. Ne hanno conosciute tante di Alice nel paese delle brutte meraviglie. Solo nei primi mesi di quest'anno sono 74 le donne vittime di violenza finite al Pronto soccorso del San Leopoldo Mandic di Merate, 91 dell'Alessandro Manzoni di Lecco.