DANIELE DE SALVO
Cronaca

La ricetta di Varenna contro il “turismo da pranzo al sacco”: un euro da chi sbarca e poi riparte

Sindaco e presidente degli albergatori contro i visitatori mordi e fuggi, pensano a una tassa di sbarco. “Dobbiamo proteggere chi viene qui per spendere mille euro a notte”

La biglietteria del traghetto a Varenna super affollata

La biglietteria del traghetto a Varenna super affollata

Varenna (Lecco) – Una tassa di sbarco per i turisti mordi e fuggi che spendono poco o nulla ma costano tanto. Un euro a testa, non di più, è la cifra che ha in mente il sindaco di Varenna per i visitatori che arrivano al mattino, girano per i vicoli della Piccola perla del Lario, si scattano selfie sulla Passeggiata degli innamorati, pranzano al sacco sui gradini della chiesa o su qualche muretto, e poi al pomeriggio se ne vanno, senza aver acquistato nemmeno un gelato, lasciando però i cestini dell’immondizia pieni.

Sono la maggior parte, perché in un lembo di terra, poco più di un promontorio, le strutture ricettive non sono molte: circa 60mila durante il ponte del 2 giugno, più di 250mila tra le vacanze di Pasqua, il 25 aprile e il Primo maggio.

“Ritengo sia giusto che tutti forniscano il loro minimo apporto economico per raccogliere e smaltire la spazzatura, gestire il traffico e la viabilità, assicurare l’ordine pubblico – spiega Mauro Manzoni, il primo cittadino dell’antico borgo di pescatori diventato simbolo dell’overtourism lariano -. L’onere non può ricadere solo sui cittadini, né sui turisti che pernottano e già ci garantiscono circa 330mila euro di entrare dalla tassa di soggiorno. Soldi che investiamo per raccogliere i rifiuti in più prodotti, un ausiliario del traffico e qualche manifestazione”.

“Finalmente, è da anni che propongo pure io la tassa di sbarco – plaude alla proposta Severino Beri, storico presidente di Federalberghi -. Prima la applichiamo meglio è e prima ci salviamo. Se non si interviene subito, si perderanno tutti i turisti che a Varenna spendono mille euro a notte, pranzano, cenano, fanno shopping, visitano le ville per lasciarla in mano a quanti sporcano e basta senza consumare nulla. Vogliamo che Varenna sia Rimini o Portofino? Nulla contro Rimini, ma a Varenna non c’è spazio”. Resta un problema: come riscuotere la tassa di sbarco. “Non è facile, mi rendo conto – ammette il sindaco – perché non siamo un’isola né possiamo mettere tornelli”. “Iniziamo ad applicarla, poi una soluzione la si trova”, taglia però corto il presidente di Federalberghi. Senza andare troppo lontano, a Corenno, dieci chilometri più a nord sul lago, è già richiesto un contributo di accesso.