REDAZIONE LECCO

Valmadrera: dopo i germani, anche la morìa delle anatre

Non bastavano i 32 germani trovati morti lo scorso 25 luglio nelle acque di fronte ad Abbadia Lariana, adesso la moria di anatre è arrivata fino a Valmadrera dove ieri mattina nel porticciolo di Parè si contavano almeno otto carcasse di uccelli, alcuni in acqua e altri sugli scogli. Impossibile sapere cosa ha ucciso i poveri animali che erano già in avanzato stato di decomposizione, ma di certo si tratta di un mistero che merita un’indagine dei veterinari di Ats. A preoccupare non è solo l’entità della moria che rischia di decimare la popolazione dei pennuti del lago, ma anche il fatto che l’episodio si sia ripetuto a poche settimane di distanza apparentemente con le stesse modalità in due punti diversi, distanti oltre sette chilometri tra di loro. Una circostanza che non è passata inosservata tra i villeggianti e i proprietari delle barche che ieri di fronte alla moria hanno chiamato in Comune anche il 112. Tante le ipotesi sul tavolo, da una malattia o un virus che stanno facendo strage tra i pennuti, all’inquinamento legato alla dispersione di sostanze chimiche nel lago oppure al proliferare di qualche alga tossica. Non è da escludere neppure l’ipotesi di qualcuno che abbia deliberatamente deciso di eliminare i germani offrendo loro del cibo avvelenato, un po’ come capita alcune volte con i cani o i gatti, oppure che a provocare la loro morte sia stato il botulino, indotto dal consumo di cibi infetti offerti loro da ignari turisti. Un giallo che potrà essere risolto nei prossimi giorni solo con l’intervento degli esperti di Ats che potranno confrontare i germani morti ad Abbadia con le anatre di Valmadrera.