
di Daniele De Salvo
Il nuovo tempio crematorio sarebbe meglio costruirlo in Brianza invece che a Dervio. L’ex sindaco di Dervio Davide Vassena sostiene che se il nuovo forno crematorio venisse costruito a Dervio sarebbe troppo lontano per gli abitanti di 122 dei 139 paesi delle province di Lecco e di Monza dove al momento manca. Ha calcolato che se invece venisse impiantato a Lecco in trasferimenti dei feretri e delle urne si risparmierebbero fino a 441mila chilometri di viaggi all’anno, mentre se venisse realizzato a Desio si eviterebbero 622mila chilometri di trasferte e a Carate Brianza 640mila, cioè 16 volte il giro del mondo, senza tra l’altro conteggiare gli spostamenti di familiari e amici stretti che solitamente scortano le bare. "Risulta quindi evidente come, dal punto di vista logistico, l’ubicazione migliore per un tempio crematorio a servizio delle province di Lecco e di Monza e Brianza sia quella di Carate Brianza", sentenzia l’ex primo cittadino che alle ultime amministrative della primavera 2019 è stato confinato in opposizione. Le alternative che propone non sono luoghi indicati a caso, ma si tratta delle location in lizza per ospitrare nuovi impianti per l’incinerimento dei defunti su cui ora si attende la decisione da parte dei funzionari di Regione Lombardia.
A Dervio non è certo l’unico che non vuole un forno crematorio nel suo "cortile sul retro" - "Not in my back yard" si esprimerebbero gli inglesi, da cui il cosiddetto effetto Nimby -, perché la sua petizione contro il tempio crematorio è stata firmata da 815 derviesi, che rappresenterebbero la maggioranza degli elettori che hanno votato alle ultime amministrative. A loro si sono aggiunti anche 350 non residenti, soprattutto proprietari di seconde case, villeggianti e turisti stagionali. "La maggioranza dei derviesi è contraria a questa ipotesi e supporta la nostra iniziativa di contrasto al progetto – commenta -. Ringraziamo tutti coloro che hanno firmato dando una bella dimostrazione di democrazia diretta, che viene invece negata proprio dai rappresentanti istituzionali comunali, che dovrebbero essere quelli più vicina ai cittadini".